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Vaccino, ancora deve partire la terza dose e già si parla della quarta: richiami infiniti

Pubblicato il 29/10/2021 10:12

Non è ancora partita la terza dose che già si parla della quarta. A questo punto siamo certi che tra qualche mese tireranno fuori la quinta, poi la sesta e via col vaccino perenne. L’Europa, e quindi anche l’Italia, guarda con attenzione al Cdc americano che ha iniziato già a raccomandare la necessità di una quarta dose da somministrare alle persone immonocompromesse (dai 18 anni in su). “Gli adulti immunocompromessi che hanno ricevuto una terza dose del vaccino Pfizer-BioNTech o Moderna sono idonei per una quarta dose 6 mesi dopo”, ha affermato il Centers for Disease Control and Prevention nella guida aggiornata. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo quanto pubblicato sul sito dell’organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America – ripreso da Il Messaggero – le persone di età pari o superiore a 18 anni che sono “moderatamente o gravemente immunocompromesse” e che hanno ricevuto tre dosi di uno dei vaccini a mRna ampiamente utilizzati possono ottenere una dose di richiamo di quei vaccini. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ad agosto, la Fda ha autorizzato le terze dosi dei vaccini mRNA per i pazienti immunocompromessi che sono state poi raccomandate dall’Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP) del Cdc con voto unanime. Da allora tutti e tre i vaccini sono stati autorizzati come richiami. Gli americani possono scegliere la propria dose di richiamo secondo una strategia «mix and match» (la vaccinazione eterologa) autorizzata dalla Fda”. Si partirà dunque con la narrazione sugli immunodepressi per poi estendere i richiami a tutti. (Continua a leggere dopo la foto)

Ormai il giochino è chiaro, stanno facendo così dall’inizio e quindi anche in Italia presto sentirete parlare di quarta dose. Mentre è interessante sottolineare la fuga dal vaccino: è di oggi la notizia che la vaccinazione con prima dose è scesa a 20mila persone al giorno, un numero irrisorio che la dice lunga sulla volontà degli italiani. Il dato, infatti, fa sempre più paura al governo, che devo così ammettere anche il flop della strategia di inasprimento del Green pass.

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