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Vaccini a mRna, l’allarme dei cardiologi Usa: ecco i rischi

Pubblicato il 13/12/2021 17:26

La scorsa settimana si è tenuta la conferenza annuale, a Boston dell’American Heart Association. In tale contesto è stato presentato uno studio sugli effetti del vaccino a mRNA sul cuore. Il report, coordinato dal dott. Steven Gundry, noto cardiologo, lancia l’allarme sugli eventi avversi dell’inoculazione.

Già a novembre il medico aveva scritto un articolo dal tiolo inequivocabile: “I vaccini Mrna COVID aumentano drasticamente i marcatori infiammatori endoteliali e il rischio di SCA misurati dal test cardiaco PULS: un avvertimento“. “Il nostro gruppo ha utilizzato il PLUS Cardiac Test (GD Biosciences, Inc, Irvine, CA) una misurazione clinicamente convalidata di più biomarcatori proteici che genera un punteggio che prevede il rischio a 5 anni (probabilità percentuale) di una nuova sindrome coronarica acuta (SCA)” si legge nell’articolo.

“Il punteggio si basa sui cambiamenti rispetto alla norma di più biomarcatori proteici tra cui IL-16, una citochina proinfiammatoria, Fas solubile, un induttore di apoptosi e il fattore di crescita degli epatociti (HGF) che funge da marker per la chemiotassi delle cellule T nell’epitelio e tessuto cardiaco, tra gli altri marcatori”. “L’elevazione al di sopra della norma aumenta il punteggio PULS – spiegano ancora gli esperti – mentre una diminuzione al di sotto della norma riduce il punteggio PULS. Il punteggio è stato misurato ogni 3-6 mesi nella nostra popolazione di pazienti per 8 anni. Recentemente, con l’avvento dei vaccini mRNA COVID 19 (vac) di Moderna e Pfizer, nella maggior parte dei pazienti sono emersi cambiamenti drammatici nel punteggio PULS”.

“Questo rapporto riassume questi risultati”. La conclusione del rapporto è sconvolgente: “Concludiamo che i vaccini di mRNA aumentano notevolmente l’infiammazione sull’endotelio e l’infiltrazione di cellule T del muscolo cardiaco e possono spiegare le osservazioni di aumento della trombosi, cardiomiopatia e altri eventi vascolari successivi alla vaccinazione”.