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Una valanga di disdette: ecco come il turismo di Natale viene ucciso da Green pass

Pubblicato il 21/11/2021 10:58

L’indagine di Confturismo-Confcommercio-Swg parla chiaro e lancia già un allarme: se un mese fa 35 milioni di italiani erano pronti a partire per le vacanze tra il ponte dell’Immacolata, Natale e Capodanno, adesso le disdette arrivano a due milioni e mezzo, con undici milioni di italiani che erano pronti a prenotare. Ma che, ora, col green pass e le novità in arrivo sempre più stringenti che si prevedono dalla cabina di regia, adesso preferiscono tenere tutto in sospeso.

«Prevale l’incertezza, non la paura. – dichiara il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patané, riportato da Repubblica – e per questo servono indicazioni chiare e immediate delle autorità competenti sulle eventuali regole da adottare per affrontare in sicurezza le prossime festività». Anche Assoutenti ipotizza un impatto micidiale delle restrizioni per il Covid sul turismo a Natale: le perdite per l’economia italiana potrebbero arrivare a 10 miliardi. Un ulteriore frenata letale per un settore che nel 2020 ha già perso oltre 100 miliardi, un quarto della caduta del Pil. La stagione invernale, come sappiamo, è un dei momenti cruciali dell’anno per gli operatori del turismo italiani. La presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, ricorda che «hanno lavorato davvero solo per 70 giorni», per cui adesso «i protocolli devono essere ragionevoli, il tema delle capienze e dei controlli non è banale». Dal settore si chiede inoltre che alle città d’arte vadano garantiti gli arrivi degli stranieri anche andando oltre i “corridoi” stabiliti con alcuni Paesi.

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, c’è comunque un 35,5% di italiani, più di 12 milioni, che partiranno comunque e ai quali le stringenti maglie del green pass non fanno paura. Bisogna però annotare che, nella metà dei casi, si parla di individui che trascorreranno le vacanze presso familiari o amici. Ciò significa che all’indotto del turismo arriverà ben poco, poiché non usufruiranno di di servizi turistici veri e propri. Chi resiste, dunque, è chi non sarà costretto a confrontarsi col complesso meccanismo di “selezione” messo in campo dal green pass e chi non si dovrà preoccupare di nuove, allarmanti, decisioni che potrebbero giungere dal governo dopo la cabina di regia prevista per martedì.