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Un lockdown per i non vaccinati sarebbe incostituzionale: la conferma nelle parole del giurista

Pubblicato il 28/12/2021 15:39

L’ipotesi di un lockdown soltanto per i non vaccinati è stata avanzata più e più volte nel corso delle ultime settimane. Sollevando forti dubbi sotto il profilo etico, morale, ma anche costituzionale. In tanti si sono chiesti, infatti, se sia effettivamente possibile dividere la popolazione in cittadini di Serie A e B, con diverse regole da rispettare. Un quesito al quale ha provato a rispondere il costituzionalista Michele Ainis, intervistato sul tema da Giacomo Puletti per Il Dubbio. Le sue risposte, tra le righe, hanno detto molto circa questo possibile scenario.

Un lockdown per i non vaccinati sarebbe incostituzionale: la conferma arriva dal giurista

Secondo Ainis, quella di un lockdown soltanto per gli italiani che non hanno ricevuto i farmaci anti-Covid sarebbe un strada percorribile: “L’importante è che sia presa con riserva di legge e che sia proporzionata, come previsto dall’articolo 32 della Costituzione”. Una scelta che, però, non può essere presa in piena autonomia dal mondo della politica ma deve basarsi su delle evidenze: “Deve poggiare su dati scientifici. Non che siano gli scienziati a decidere, ma i politici non possono farlo prescindendo da ciò che la scienza implica”. Poi, una considerazione che si offre a una lettura molto chiara.

“Ci vengono offerte cifre sui decessi, sui contagi e sui posti in terapia intensiva – ha spiegato Ainis – ma sarebbe molto più utile per l’opinione pubblica offrire non dati grezzi ma parcellizzati. Vorrei sapere su 50 mila contagi quanti hanno due dosi di vaccino, quanti tre, quanti nessuna. Perché è sulla base di questo che si deve decidere. Ove risultasse che i contagiati sono in larga parte vaccinati, già questo indebolirebbe dal punto di vista di legittimità costituzionale la decisione di un lockdown mirato”. Non resta, allora, che dare un’occhiata proprio ai dati sull’andamento della pandemia nelle ultime settimane.

Come è facile capire dalla tabella qui sopra, al 21 dicembre l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) fotografa una situazione abbastanza chiara: nel corso dell’ultimo mese ben 264.068 contagiati avevano almeno una dose di vaccino, a fronte di 140.677 non vaccinati. In percentuale, il 34,7% degli italiani risultati recentemente positivi al Covid non ha mai ricevuto la somministrazione dei farmaci anti-Covid, a fronte di un 65,3% che ha invece iniziato o addirittura completato il ciclo vaccinale. Una trend che si mantiene anche guardando ai decessi: su 1.998 morti in totale, 1.159 (il 58%} erano vaccinati, 839 (il 42%) no. Lo stesso per i ricoveri: sono vaccinati 6.700 ricoverati, pari al 53% del totale di 1. 2644, mentre risulta non vaccina 5.944 ricoverati pari al 47%. Con queste premesse, l’analisi di Ainis sembra più una sconfessione delle posizioni di tanti virologi-santoni nostrani: il lockdown per i non vaccinati, numeri alla mano, sarebbe incostituzionale.

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