Non sono decisamente tempi rosei, questi, per Joe Biden. Il presidente americano si è trovato a fare i conti fin dalle settimane successive alla sua elezione con un malcontento crescente, esploso una prima volta dopo il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan e aumentato mese dopo mese. Un sentimento di avversione verso l’inquilino della Casa Bianca rafforzato, di recente, dalla gestione del conflitto esploso in Ucraina e che sembra aver compromesso in maniera definitiva l’immagine del presidente Usa agli occhi dei cittadini: i sondaggi, in questo senso, parlano chiaro.
Secondo una rilevazione condotta da Nbc News, infatti, Biden avrebbe un indice di gradimento ormai al di sotto del 40%, il livello più basso toccato dall’inizio del suo mandato. In discussione, in particolare, sembra esserci in questi ultimi giorni la sua capacità di gestione della guerra, con gli intervistati che si sono detti particolarmente insoddisfatti delle mosse del presidente Usa. Le brutte notizie, però, non sono finite.
Quello verso Biden è infatti un amore che non sembra mai del tutto sbocciato, visto che il trend in calo è progressivo. Già a gennaio, i dati parlavano di un gradimento al 43%, in discesa rapida. Il sondaggio Nbc News, inoltre, ha evidenziato come ben 7 statunitensi su 10 “hanno poca fiducia” nelle capacità del presidente di affrontare l’invasione russa dell’Ucraina. 8 su 10 si sono anche detti certi di un aumento dei prezzi del gas “irrimediabile”.
A crescere tra i cittadini è anche il timore di una guerra nucleare, a conferma del fatto che gli americani non credono nella capacità degli Usa di risolvere il conflitto in tempi brevi. Per il 57% degli intervistati, inoltre, l’America sarebbe già in guerra con la Russia. A contribuire al calo di consensi di Biden, anche le ultime gaffe del presidente, che ha parlato per esempio di “cambio di regime” necessario a Mosca salvo poi essere smentito dalla Casa Bianca.
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