x

x

Vai al contenuto

“Strage di Donetsk, chi ha lanciato davvero i missili sui civili”: la rivelazione del giornalista di Repubblica

Pubblicato il 26/03/2022 10:59

Chi ha lanciato davvero per primo le bombe sulla città di Donetsk il 14 marzo? La Russia di Vladimir Putin o l’esercito ucraino? Una domanda alla quale ha cercato di dare una risposta il giornalista Gianluca De Feo durante l’ultimo episodio della serie “Metropolis Confidential”, in podcast sul sito di Repubblica, concentrandosi su quanto accaduto nella capitale della Repubblica russa del Donbass, entità non riconosciuta dai Paesi occidentali in quanto formalmente in Ucraina. Un giallo accompagnato da quello di uno scatto diventato celebre, un uomo in lacrime in mezzo alle vittime sdraiate a terra. Una foto eletta a simbolo del dramma in corso ma sulla quale si discute ancora.

I russi accusano infatti gli ucraini di essere i veri responsabili di quella strage di civili, immortalata in un’istantanea che per giorni era stata invece eletta a simbolo della follia di Mosca. Per cercare di fare chiarezza, De Feo ha analizzato le immagini dell’attacco, cercando di capire se i missili che hanno colpito la città appartenessero all’esertico russo o ucraino, grazie a un confronto con le immagini d’archivio delle armi in possesso dei due schieramenti. I risultati della ricerca sono stati decisamente sorprendenti.

Almeno due missili caduti nell’area di Donetsk, secondo De Feo, sarebbero infatti ucraini, come evidenziato anche dalle sigle sulle testate. Un terzo razzo sarebbe stato lanciato sempre da Kiev nella zona, nei giorni successivi alla strage. Cosa vuol dire tutto questo? “Sicuramente gli ucraini utilizzano missili come quelli caduti a Donetsk, una delle armi più potenti ed efficaci che hanno e che stanno ovviamente impiegando in questi giorni, soprattutto per colpire obiettivi militari. Secondo un collettivo di analisti, però, i missili sarebbero partiti dal territorio russo, un risultato al quale sono giunti analizzando le traiettorie dell’arma”.

De Feo si è però detto “non convinto di questa analisi”. “Siamo in grado di dire davvero chi ha lanciato il missile? No, abbiamo soltanto indizi. Queste armi sono vecchi e sottoposti ad aggiornamenti, le sigle potrebbero essere state modificate negli anni, quindi non è possibile parlare con certezze. Gli indizi mi portano però a pensare che sia più probabile che quell’attacco sui civili, che ha provocato 20 morti e una dozzina di feriti, sia opera degli ucraini”. Soltanto quando i giornalisti potranno andare sul campo sarà possibile, però, dirlo con certezza.

Ti potrebbe interessare anche: Il giallo delle dosi Novavax sparite nel Lazio, l’assessore: “Non sappiamo dove siano”