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Altro che sanzioni! Ecco cosa teme davvero la Russia di Putin

Pubblicato il 25/02/2022 12:48

Nella guerra tra Russia e Ucraina, Europa e Nato ancora non sono state in grado di intervenire e prendere decisioni serie e significative, in un senso o nell’altro. Si parla di dure sanzioni, certo, ma c’è una cosa che la Russia potrebbe temere più di ogni altra. Come spiega il Corriere, “martedì alla Duma di Mosca, 28 parlamentari su 324 del partito di regime Russia Unita si sono astenuti sul riconoscimento delle due pseudo-repubbliche del Donbass. Anche al cuore del regime c’è disagio e dissenso per il rischio che Vladimir Putin si sta assumendo in Ucraina. Già, ma rischio di cosa? È improbabile che le sanzioni commerciali possano nuocere molto, se non alla lunga (quando l’Ucraina sarà già uno Stato-fantoccio di Mosca) e comunque finiranno quasi per nuocere più a noi che alla Russia. Quanto agli oligarchi, il grosso delle loro fortune è al riparo in conti intestati a prestanome”. Ciò che fa paura a quei 28 astenuti dunque dev’essere altro. Cosa? (Continua a leggere dopo la foto)

“Quello che temono di più – scrive il Corriere – è la fragilità finanziaria della Russia, che sanzioni occidentali mirate bene potrebbero far deflagrare. Sberbank, la prima banca nazionale (a controllo pubblico), ha un’esposizione pari a 350 miliardi di euro. Vtb che è la seconda (anch’essa controllata dal governo) pari a 214 miliardi. Solo queste due hanno debiti di varia natura pari a un terzo del prodotto lordo russo. Non sarebbe un problema, se in queste banche e nelle altre i clienti riponessero fiducia ed esse potessero accedere ai mercati occidentali in euro e in dollari per rifinanziare i loro debiti. Ma non è detto che sia ancora così”. (Continua a leggere dopo la foto)

Indicazioni da Mosca fanno pensare che “sia già partita nel pubblico una corsa agli sportelli, per vendere rubli in cambio di euro o di dollari. E che le banche inizino a mancare di liquidità in valuta forte per soddisfare i clienti. Ora tagliarle fuori dai mercati in euro e dollari con le sanzioni significa spingere il sistema finanziario russo al collasso e obbligare la banca centrale di Mosca a bruciare tutte le sue riserve per il salvataggio. A quel punto la Russia sarebbe economicamente in ginocchio e la presa di Putin sul Paese, forse, più debole.”

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