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Quirinale, Pd e Forza Italia si accordano: Draghi al Colle e indovinate chi a Palazzo Chigi?

Pubblicato il 05/01/2022 11:56 - Aggiornato il 07/12/2022 18:21

Gli schemi politici per arrivare al Quirinale stanno facendo impazzire tutti i partiti e tutte le correnti. La partita per il Colle si apre ufficialmente il 24 gennaio, ma le trattative serrate sono in corso già da molto tempo. C’è uno scenario, però, che in queste ore sembra essere tra i più accreditati, e rivela quello che sostanzialmente potrebbe essere un patto segreto tra Pd, Movimento 5 Stelle e Forza Italia. Si tratterebbe di traghettare Mario Draghi al Quirinale, escludere il voto, formare una nuova maggioranza “Ursula” e spedire la Lega di nuovo all’opposizione. A quel punto resta l’incognita premier, ma nemmeno troppo. Come rivela infatti Carlo Tarallo nel retroscena pubblicato su La Verità, le idee sono abbastanza chiare anche su quello: Franceschini o Letta. (Continua a leggere dopo la foto)

“I dem lavorano a un accordo per sostituire Mattarella con Super Mario e prendersi Palazzo Chigi. Nella trottola di schemi possibili per la grande e caotica partita del Quirinale, irrompe il fattore Ursula. Il piano politico, un’ipotesi che ovviamente può avere i numeri o no, ma di cui si è discusso ai massimi livelli, vede infatti Mario Draghi sul Colle e Dario Franceschini a Palazzo Chigi, sostenuto da una maggioranza Ursula, appunto: Forza Italia dentro e la Lega all’opposizione. Questo l’accordo, o almeno un accordo, al quale si sta lavorando per sbloccare l’impasse sull’elezione del prossimo Capo dello Stato, condizionata dalla necessità di individuare contestualmente un nuovo presidente del Consiglio”. (Continua a leggere dopo la foto)

Condizione necessaria, considerato che per convincere i parlamentari a votare per Draghi, al Quirinale occorre rassicurarli sul fatto che la legislatura prosegua fino al 2023: “L’incubo delle elezioni anticipate, infatti, rappresenta il più irto ostacolo all’ascesa di «nonno» Mario alla prima carica dello Stato. L’idea di un tecnico, anzi di un altro tecnico, a Palazzo Chigi, ad esempio l’attuale ministro dell’Economia, Daniele Franco, non convince praticamente nessuno, e così il punto di caduta, a quanto ci risulta sarebbe stato individuato in un esponente del Pd: il ministro della Cultura, Dario Franceschini”. (Continua a leggere dopo la foto)

Rivela sempre La Verità: “L’accordo sarebbe stato raggiunto molto di recente, e quasi a prescindere da Matteo Salvini, il quale non avrebbe grossi problemi a votare Draghi ma che avrebbe ancor più interesse a non far parte di una nuova maggioranza con un dem a Palazzo Chigi. Forza Italia resterebbe dunque inchiodata al governo, completando quella maggioranza Ursula che è un po’ l’obiettivo di tutte le forze politiche che potremmo definire «non sovraniste», e che hanno contribuito alla elezione di Ursula van der Leyen alla presidenza della Commissione europea nel 2019. Il Pd otterrebbe infatti la presidenza del Consiglio. Il M5S è letteralmente terrorizzato dalle urne anticipate, che vedrebbero decimata la loro pattuglia parlamentare: Franceschini premier o chi per lui andrebbe dunque benissimo, come del resto chiunque altro”. Evviva la scatoletta di tonno.

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