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“Quando ci sono delle difficoltà lo Stato ti deve aiutare a rialzarti.”

Pubblicato il 07/06/2020 11:40 - Aggiornato il 15/02/2023 11:17

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Caro Gianluigi,
stavo guardando il video ed ho sentito il commento sul manager di 51 anni che chiede una mano per rialzarsi.
Non sono riuscito a trattenermi e mi sono messo a scriverti la mia di storia.
Sono un ex artigiano elettricista del nord est di 53 anni colpito prima dalla crisi del 2008, che mia ha lentamente portato alla rovina. Si perchè da testardo come tutti i veneti, non mi sono arreso, investendo, sbagliando, quello che avevo messo da parte in una vita di lavoro a spaccarmi la schiena per mantenere la famiglia e dare lavoro a 3 dipendenti con famiglia. Ora mi ritrovo con un operazione da fare alla schiena che mi prospetta una convalescenza di 7/8 mesi, un infarto fatto in agosto 2018, probabilmente causato dal fatto che per gli ultimi anni passavo le notti a pensare a come risolvere tutti i problemi lavorativi, di liquidità, ma sopratutto burocratici, che continuavano ad aumentare.


Bene, ora mi ritrovo col 75% di invalidità, prendo ben 287 euro di pensione di invalidità civile, sono senza lavoro nonostante sia iscritto da quasi 2 anni a circa 20 agenzie interinali oltre al Centro per il lavoro e fatto oltre 2500 candidature di lavoro.
Ti posso assicurare che è molto umiliante essere mantenuto da 2 dei miei figli che per fortuna hanno trovato lavoro anche se precario e mal pagato, le banche, il fisco ed i creditori alle calcagna e nessuno che mi aiuti, un pò perché il mio orgoglio mi impedisce di chiederlo, ma sopratutto perchè anche se lo facessi, sono certo che non troverei nessuno che mi tenda una mano per aiutarmi a rialzarmi!


Poi sento che il nostro presidente del consiglio stanzia 120.000.000 milioni di euro per i monopattini e le biciclette elettriche che certamente non sono una priorità nei confronti di chi come me non ha di che vivere dopo una vita passata a versare contributi.
Chiudo questo prolisso sfogo chiedendoti di sostenere anche la nostra causa, quella dei disabili che, posso garantirti, ho il sentore che questa volta non porteranno ancora pazienza e che, anche a costo di alzarsi dalla carrozzina, faranno valere, con le buone o con le cattive, diritti per troppo tempo calpestati!
Facendonti gli auguri di una pronta guarigigione, porgo cordiali saluti
Alessandro Slongo