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“Più morti tra i giovani, meno tra gli anziani”: lo studio choc sugli effetti del vaccino in Europa

Pubblicato il 23/10/2021 13:20

Nei giorni in cui, attraverso le pagine del Corriere della Sera, Milena Gabanelli ha rimarcato l’importanza dei vaccini, sostenendo che a finire in terapia intensiva e rischiare la vita siano in maggioranza i cittadini sprovvisti delle due dosi, ecco arrivare dati che continuano invece a sollevare dubbi sui farmaci anti-Covid. E sulle scelte di governi come quello italiano, arrivato addirittura a ricattare i cittadini per costringerli a ricevere la somministrazione. Numeri che suggeriscono come siano sì in calo i decessi tra gli anziani, ma allo stesso tempo in aumento quelli tra i giovani.

"Più morti tra i giovani, meno tra gli anziani": lo studio choc sugli effetti del vaccino in Europa

Sul blog di Nicola Porro, Paolo Becchi e Giovanni Zibordi hanno riportato i dati sull’andamento della pandemia relativi al 2021 e messi a disposizione dall’Osservatorio Europeo sulla Mortalità. Numeri consultabili da chiunque al seguente link e che sottolineano come nel corso degli ultimi 12 mesi la mortalità è sì diminuita, ma sulla base di trend che dovrebbero far riflettere: 56 mila decessi in meno nella popolazione over 85, ma morti in aumento nella popolazione al di sotto dei 64 anni. Le cifre si riferiscono alle media tra i Paesi europei, ma è probabile che siano vere anche per quanto riguarda l’Italia (l’Istat non ha fornito controprove in merito, almeno per ora).

Come sottolineato da Becchi e Zibordi, “in molti Paesi si notano più morti complessivi, per tutte le cause, rispetto al 2020 (non solo quindi tra gli adulti sotto i 64 anni). Ad esempio, in Germania in settembre l’Istat tedesca che di chiama DeStat ha rilevato un forte aumento di mortalità in settembre rispetto all’anno scorso, di 7.200 morti. I decessi Covid però in Germania sono stati molto pochi, circa 1,300 nel mese”.

Quello che i dati europeo ci dicono, insomma, è che “l’effetto della vaccinazione è stato quello di ridurre i morti oltre gli 85 anni” ma allo stesso tempo “sono aumentati quelli dai sessanta anni in giù”. Non proprio una tendenza rassicurante, anche se non possiamo dire di preciso come stiano le cose in Italia visto che l’Istat non ha ancora fornito dati analoghi. Di sicuro, però, qualche domanda in più sarebbe legittimo porsela. E invece, nell’Italia di Draghi, anche quelle sono ormai vietate.

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