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Per la stampa italiana il Regno Unito è al collasso. In realtà, ha numeri migliori dei nostri

Pubblicato il 24/12/2021 10:02

Dall’inizio della pandemia i media italiani si sono accaniti con particolare ferocia sull’Inghilterra e sulle decisioni dell’amministrazione Johnson, considerata scriteriata nelle troppe libertà concesse ai cittadini e responsabile principale del dilagare del virus all’interno dei confini del Regno Unito. Una narrazione che continua ancora oggi, con i giornali che in questi giorni scrivono di un Paese vicino al punto di non ritorno, con gli ospedali intasati e una paura dilagante per le strade. Ma le cose stanno davvero così? A giudicare dai numeri, decisamente no.

Boris Johnson, nei giorni scorsi, ha ribadito con forza il suo “no” a eventuali restrizioni durante le festività natalizie. Attirandosi contro ancora una volta, ovviamente, gli strali delle testate italiane, tutte concordi nel bocciare la linea del governo britannico, potenzialmente disastrosa. E ignorando, per esempio, come nel Regno Unito i tamponi vengano consegnati gratis alle famiglie ogni settimana, 7 per ogni nucleo, mentre nell’Italia di Draghi continuano a costare 15 euro e a essere branditi come arma contro i non vaccinati. Ma sono soprattutto i dati su contagi e ricoveri in terapia intensiva a dare ragione agli inglesi e torto, marcio, a chi li indica come modello negativo da demonizzare.

Come raccontato da Daniele Capezzone alle pagine della Verità, in Germania i morti per Covid sono oggi oltre il triplo rispetto al Regno Unito (il 22 dicembre, 510 contro 140) e le presenze in terapia intensiva cinque volte di più (4.351 contro 849 secondo i dati European Cdc raccolti da Our World in data). Spostando il confronto sul nostro Paese, ecco che sempre al 22 dicembre le morti giornaliere in Italia (146) risultano comunque superiori rispetto a quelle registrate al di là della Manica.

Alle pagine del Telegraph, l’analista Allison Pearson ha inoltre sottolineato in queste ore come a fronte dei circa 780 ricoveri quotidiani la media delle dimissioni per guarigioni dal Covid è di circa 623 al giorno. Anche perché, secondo la firma della testata britannica, l’ospedalizzazione è meno frequente di fronte alla variante Omicron, capace sì di diffondersi più facilmente ma non così pericolosa per la salute come inizialmente ipotizzato. La situazione nel Regno Unito, insomma, non sembra affatto così catastrofica. Bisognerebbe soltanto prendersi la briga di spiegarlo alla stampa italiana.

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