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“Non discriminiamo nessuno”. L’iniziativa del parrucchiere per accogliere tutti i clienti

Pubblicato il 27/01/2022 09:15

Fortunatamente contro le follie del governo si leva forte e chiara l’umanità e la solidarietà tra le persone. Mentre presidente del consiglio, ministri, sottosegretari e Cts restano ancorati nel loro Iperuranio, le persone sulla Terra trovano il modo di venirsi incontro e superare con civiltà la polarizzazione innescata tra vaccinisti e no vax. Una delle idee più belle è venuta a Marco Andrè Leal De Sousa, parrucchiere e titolare del “Marco Andrè Hair Studio” di Soiano del Lago (nel Bresciano): un tampone gratis offerto a tutti i clienti privi di super green pass, perché “non ho mai impedito a nessuno l’accesso al mio salone e non ho intenzione di cominciare ora”. Giusto. (Continua a leggere dopo la foto)

Dal 20 gennaio, come è ormai tristemente noto, per andare dal parrucchiere è obbligatorio presentare il Green pass nella sua forma base (quindi ottenibile anche con il semplice tampone) e De Sousa si è attrezzato di conseguenza. Racconta a Repubblica “Ho ricevuto molte chiamate da parte di clienti che mi chiedevano di andare a pettinarle a domicilio, ma mi sono sempre rifiutato. Significherebbe lavoro nero e meno sicurezza sia per me sia per le clienti stesse – spiega – Quindi ho trovato una soluzione alternativa e inclusiva, in modo da non dover dire di no a nessuno”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il parrucchiere ha stipulato una convenzione con una farmacia di Soiano: “Mi garantiscono una tariffa agevolata, quindi per i miei clienti il tampone costa 10 euro invece di 15 e io passerò alla fine di ogni mese a saldare il conto – continua Marco Andrè Leal De Sousa – L’esito arriva entro un paio di giorni e poi la cliente può prenotare il suo appuntamento in negozio”. L’iniziativa – “che non è assolutamente No Vax, tant’è vero che io sono vaccinato” – è stata annunciata con un post su Facebook. (Continua a leggere dopo la foto)

“Noi non discriminiamo nessuno – si legge – Non abbiamo mai attaccato alla porta cartelli con scritto ‘Io non posso entrare’ e non vogliamo iniziare adesso. In un periodo così difficile e complicato, dove c’è tanta cattiveria e discriminazione, stiamo cercando di essere il più vicino possibile a tutte le persone. Abbiamo bisogno di amore e felicità, non intendiamo chiudere la porta a nessuno”. Da quando ha condiviso la notizia sui social, Marco è stato sommerso dalle telefonate, e adesso tanti altri, da nord a sud, stanno seguendo il suo esempio. Alla faccia di Draghi&Co.

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