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Pnrr, Green pass, Superbonus, Paragone disintegra il governo Draghi. L’attacco in diretta

Pubblicato il 20/04/2022 10:54

Gianluigi Paragone, dallo studio di “Stasera Italia“, il talk show politico condotto da Barbara Palombelli in onda su Rete4, le ha suonate e cantate al premier Draghi. In particolare modo a far infuriare Paragone è il tema dei fondi europei del Pnrr, Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, per far fronte al rincaro bollette ma in cabina di regia, come sempre, c’è – per così dire – una certa confusione sul come e quando questi verranno spesi. Durante la puntata di martedì 19 aprile, il leader di Italexit ha lanciato una sfida alla burocrazia che soffoca gli imprenditori italiani. “Noi siamo geniali e riusciamo a fare tutto nonostante la burocrazia italiana”, dice riferendosi ai tanti italiani di fama mondiale. (Continua a leggere dopo la foto)

“Poi, però, ci sono delle discrasie enormi – osserva il senatore – Il Pnrr di fatto dovrebbe essere speso oggi per venire incontro alle esigenze del caro benzina, caro bollette e caro energia, e invece niente. Poi ti dicono via il superbonus, cioè quello che dovrebbe rendere efficiente le abitazioni, gli immobili, i capannoni. Da una parte dici che ti vuoi smarcare dal gas russo e poi blocchi il super bonus”, ostacolando dunque il lento processo di transizione ecologica di cui il nostro Paese ha indubbiamente bisogno. (Continua a leggere dopo la foto)

“Questi imprenditori, che diciamo sempre essere dei santi e degli eroi, li dovremmo lasciare lavorare con maggiore libertà”, afferma Paragone, che ricorda che sì, c’è la burocrazia italiana, ma a questa si aggiunge una sempre più invadente burocrazia europea a complicare le cose. Paragone va anche all’attacco contro il Ministro della Salute, Roberto Speranza, e il governo Draghi. Per il senatore di Italexit il mantenimento delle misure di contenimento del contagio e del Green pass, nonostante una graduale eliminazione, rimane un grave vulnus alle libertà degli italiani. (Continua a leggere dopo la foto)

Impietoso per Paragone il confronto con le altre realtà del Vecchio Continente, come ad esempio la Gran Bretagna, dove le restrizioni sono state minime e oggi anche i turisti possono godere della massima libertà. Per Paragone il giudizio negativo si estende a tutto l’operato del governo dei migliori: dalle politiche assenti sul lavoro, in particolare il nodo disoccupazione e sicurezza per i lavoratori, alla gestione dell’emergenza gas, in cui spicca l’ipocrisia sul caso Egitto-Regeni.

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