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“Obbligo vaccinale per i bambini e iniezioni a scuola”. La folle richiesta dei medici alla politica

Pubblicato il 03/08/2022 11:17 - Aggiornato il 03/08/2022 13:46

L’appello lanciato dal pediatra Italo Farnetani è di quelli che fanno accapponare la pelle soltanto a leggerli: “Un obbligo vaccinale per bambini e ragazzi under 18 esteso anche al vaccino anti-Covid dovrebbe essere uno dei temi centrali della campagna elettorale che sta entrando nel vivo in questi giorni”. Farnetani, dunque, chiede a tutti i partiti di inserire nell’agenda per gli under 18 il tema delle vaccinazioni obbligatorie. “Io propongo – spiega all’Adnkronos Salute – di rendere obbligatorie almeno le più importanti come potenzialità salvavita e arma di prevenzione contro le forme gravi di malattia. E un altro punto da inserire nei programmi elettorali dovrebbe essere quello di poter effettuare le vaccinazioni per gli under 18 all’interno delle scuole”. Parole sconvolgenti che sembrano andare esattamente nella direzione opposta rispetto alle più recenti evidenze scientifiche.

Italo Farnetani vuole l’obbligo vaccinale per i bimbi

Secondo il pediatra, i dati delle vaccinazioni Covid fra i giovanissimi avvalorano le sue tesi: “L’andamento ha dimostrato una disomogenea risposta sia nelle varie fasce di età sia nei vari periodi senza mai arrivare a una copertura vaccinale della popolazione pediatrica in grado di contrastare in modo efficace la diffusione” del virus. “Esempio lampante è quello della fascia d’età 5-11 anni: 2 bambini su 3 non sono stati sottoposti alla vaccinazione. E’ una fascia d’età in cui tutti i bambini, frequentando per molte ore al giorno le scuole, sono coinvolti in assembramenti e permanenza prolungata ‘obbligatoria’ in ambienti chiusi, cioè le aule”, argomenta il professore ordinario di Pediatria dell’università Ludes-United Campus of Malta. La frenesia vaccinista di Italo Farnetani è tutta da spiegare.

Anzi, obbligo di vaccino per tutti!

“Nello stesso tempo – aggiunge – si nota che la risposta alla quarta dose” di vaccino anti-Covid da parte delle categorie a cui è rivolta (over 60 e fragili di tutte le età) “è stata pericolosamente scarsissima anche nelle fasce di età che erano state rapide nel sottoporsi all’immunizzazione. Questo dimostra che ci deve essere una regola istituzionale, cioè l’obbligatorietà delle vaccinazioni, in modo da permettere a tutta la popolazione poter esercitare il proprio diritto alla salute”. Parole, quelle del pediatra, che sembrano essere del tutto fuori contesto rispetto alle ricerche scientifiche ed ai dati usciti negli ultimi mesi.

La smentita arriva dai dati e dai colleghi

E’ noto ormai che parlare di “immunizzazione” – termine utilizzato massivamente dai media durante il periodo più becero della propaganda di Stato – sia risibile per chiunque sappia come funzionano realmente le cose. Che i vaccini non abbiano alcuna utilità nel “contrastare la diffusione del virus”, viene dimostrato banalmente dai dati relativi al numero di contagi dopo l’avvio della campagna vaccinale. E’ noto altresì, che sulle fasce di popolazione più giovani i vaccini risultino essere del tutto inutili se non addirittura dannosi, come spiegato dal prof. Broccolo in un articolo pubblicato ieri.

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