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Mutui alle stelle, arriva l’ennesima mazzata. Ecco di quanto aumenteranno

Pubblicato il 21/03/2022 12:19

Non ci sono soltanto le bollette da record e i prezzi mai così alti della benzina e del diesel a turbare i sonni degli italiani, mai così agitati. A partire da aprile, infatti, anche le rate del mutuo si faranno più care, mettendo ulteriormente in difficoltà famiglie che già ora faticano ad arrivare a fine mese. L’allarme è arrivato dall’Irs, l’indice di riferimento del tawsso fisso (scelto da oltre il 90% degli italiani): di recente è tornato sopra quota 1%, durante la scorsa settimana era stato addirittura all’1,13%. A dicembre, per intenderci, si attestava allo 0,3%.

Come spiegato da Sandra Riccio sulle pagine della Stampa, si tratta di un livello che non si vedeva dal 2019 e che segnala l’avvio di un cambio di passo per il costo del finanziamento per la casa. Con l’avvicinarsi di una stretta nelle politiche monetarie e l’approssimarsi di un rialzo dei tassi a opera degli istituti centrali, il costo dei finanziamenti inizia a risalire. Con effetti preoccupanti per le famiglie: “Dal prossimo mese la rata potrebbe costare 35 euro in più – ha spiegato Guido Bertolino, Responsabile Business Development di MutuiSupermaket.it – È infatti probabile che i nuovi contratti vedranno un aumento del tasso di interesse di 20 punti base, a cui vanno aggiunto 40-60 punti base di risalita delle scorse settimane”.

Secondo l’esperto, fare previsioni in questo momento è difficile vista l’alta volatilità. L’Eurirs a tre mesi, indice su cui sono tarati i mutui variabili, di recente ha fatto qualche passo avanti, ma resta ancora in territorio negativo (-0,50% durante la scorsa settimana): “La rata di questo tipo di finanziamento è aumentata pochissimo, di pochi euro al mese, con un rincaro complessivo che però di qui a un anno sarà sui 30 euro al mese”.

In questo clima di incertezze, le banche hanno iniziato a muoversi in ordine sparso. Alcune hanno assorbito internamente gli aumenti, senza conseguenze per i clienti, altre no. Con i consumatori che, nel frattempo, hanno ridotto le richieste: “Mentre il segmento mutui per i giovani va di corsa – ha concluso Bertolino – Con lo scoppio della guerra abbiamo visto un calo delle domande in arrivo da parte di chi ha oltre 36 anni, la fascia che non beneficia delle agevolazioni del governo”.

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