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Morta dopo la prima dose di AstraZeneca: indagato il medico che vaccinò Cinzia, scomparsa a 46 anni

Pubblicato il 04/02/2022 14:53 - Aggiornato il 07/12/2022 18:13

Il medico che vaccinò Cinzia Pennino, insegnante di 46 anni dell’Isituto Don Bosco di Palermo morta due settimane dopo la somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca, è indagato per omicidio colposo, iscritto nel registro dalla procura della città siciliana. Vincenzo Fazio, questo il nome del dottore, sarà sentito nei prossimi giorni dai magistrati per fare luce sulla scomparsa della donna, dopo che i famigliari della vittima avevano presentato un esposto per far chiarezza sull’eventuale nesso tra l’inoculazione e il decesso.

Come rivelato da Repubblica, l’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dalla sostituta Giorgia Spiri e portata avanti dagli investigatori del commissariato Oreto. I parenti della vittima hanno dato l’incarico di seguire lo sviluppo dell’inchiesta ai professori Paolo Procaccianti e Lucio Di Mauro.

Cinzia era sta stata vaccinata l’11 marzo presso l’hub della Fiera del Mediterraneo. Due settimane dopo la somministrazione, la donna aveva iniziato a manifestare forti dolori allo stomaco e le sue condizioni si era progressivamente aggravate. Una volta al pronto soccorso dell’ospedale Buccheri La Ferla, con una Tac era stata scoperta una trombosi addominale e la paziente era stata così trasferita al reparto di Ematologia del Policlinico.

Le condizioni di Cinzia non era però migliorate, tanto da richiedere il ricovero in terapia intensiva, dove era poi morta il 28 marzo. La Procura aveva subito aperto un fascicolo per valutare se la professoressa fosse stata assistita correttamente dai vari medici. Come previsto poi da una circolare della Regione, l’autopsia era stata affidata alla speciale task force, coordinata dal professore Cristoforo Pomara, per verificare eventuali connessioni tra decesso e vaccinazione.

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