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Meno soldi in busta paga. Il governo e la sorpresa di Pasqua per gli italiani

Pubblicato il 05/04/2022 10:08 - Aggiornato il 07/12/2022 17:59

Non bastassero le tante preoccupazioni di questi ultimi mesi, con bollette da record e rincari del carburante, anche sul fronte dell’assegno unico non arrivano buone notizie per gli italiani: le famiglie che hanno una casa di proprietà o risparmi liquidi sul conto corrente si vedranno, infatti, penalizzate. Lo strumento ha preso il il via a marzo 2022 e interessa complessivamente 7 milioni di lavoratori, anche se al momento hanno presentato istanza poco più di 4 milioni. Il termine per chiedere gli arretrati è fissato al 30 giugno.

Come spiegato da Giorgia Pacione Di Bello sulle pagine della Verità, quello che tanti genitori stanno ricevendo in questi giorni è però “una spiacevole sorpresa”: “L’accredito Inps è nettamente inferiore rispetto a quanto si era abituati a ricevere con le varie agevolazioni separate, una differenza legata al metodo di calcolo che si è deciso di usare. Se prima infatti per stabilire la quantità di beni fiscali famigliari si prendeva in considerazione il reddito, adesso si usa l’Isee”.

A pesare, dunque, sono anche gli immobili della coppia, le aree fabbricabili e i risparmi lasciati in liquidità sul conto corrente. A parità di situazione reddituale, dunque, se una famiglia ha una casa di proprietà e quindi un Isee più alto si ritrova con l’importo mensile dell’assegno unico ridotto. Come denunciato da tante associazioni di categoria, una scelta del genere in Italia, storicamente “Paese del mattone” finisce per penalizzare tante famiglie.

Il centro Studi dei Consulenti del lavoro ha mostrato gli esempi di vari casi. “C’è il caso dei nuclei che hanno redditi da lavoro dipendenti ‘medio-alti’, con Isee superiore ai 40.000 euro”. In questo caso, i genitori si troverebbero con un sostegno economico nettamente inferiore rispetto a prima, situazione che si capovolge invece per quei nuclei che non presentano un indicatore elevato.

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