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“Ecco perché l’invasione dell’Ucraina è colpa dell’Europa”. Così la Maglie sotterra l’Ue

Pubblicato il 07/03/2022 08:35 - Aggiornato il 07/12/2022 18:06

“È colpa dell’Europa”. Nel salotto della trasmissione Controcorrente, il talk politico condotto da Veronica Gentili su Rete4, si parla ovviamente di guerra e delle possibili mosse di Vladimir Putin in Ucraina. Tra gli ospiti della puntata di domenica 6 marzo, come riporta Il Tempo, c’è la giornalista Maria Giovanna Maglie che spiega come, secondo lei, il presidente russo abbia scelto di “allargarsi” a occidente per via della debolezza dell’occidente stesso: “È frutto di un’Europa che si è preoccupata solamente di green, transizione, gender fluid, politically correct, la pace… Quando le democrazie non sono forti, le autocrazie avanzano”. (Continua a leggere dopo la foto)

La Maglie ritiene che la Nato avrebbe dovuto essere un’organizzazione di sicurezza, e non difensiva, per evitare che la situazione tra i due Paesi prendesse questa piega. “Il tutto avviene sulla pelle degli ucraini, e anche sulla pelle dei soldati russi. Non c’è dubbio che questa guerra è talmente sporca e talmente cattiva che si combatte a suon di morti e a suon di resistenti” commenta. “Ho passato tutto il pomeriggio al telefono con gente che fa avanti e indietro con l’Ucraina. Loro chiedono torce, perché fanno lunghi percorsi a piedi per arrivare verso il confine e lo fanno al buio, e chiedono powerbanks, cioè i caricatori di batterie automatici, perché altrimenti perdono i contatti con i soccorritori aldilà del confine” racconta. (Continua a leggere dopo il video)

Tragedia nella tragedia, ricorda Maria Giovanna Maglie, sarà il “mare di profughi che sta arrivando”: “Sono profughi un po’ speciali, perché sono una quantità enorme e sono tutti donne e bambini, perché gli uomini dai 18 anni in su devono restare. E noi non riusciamo a mettere in piedi un negoziato che abbia un senso”. L’unico modo per fermare Putin sarebbe “fare sentire tutta la pressione dell’occidente”, ma la giornalista dubita che questo ne sia capace.

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