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L’Europa dichiara guerra a vino e birra: il piano Ue per colpire il mercato italiano

Pubblicato il 15/02/2022 09:35

L’Unione Europea si è lanciata da tempo in una nuova crociata: colpire e distruggere il made in Italy, da sempre sinonimo di qualità ed evidentemente, però, inviso a Bruxelles, che non perde occasione per mettere in difficoltà le nostre aziende. Tentando di far sparire, per esempio, le etichette “100% italiano” da latte e formaggi, come vi avevamo raccontato nelle scorse settimane. E mettendo nel mirino ora anche birra e vino, ai quali ha già dichiarato guerra invece di limitarsi a promuovere un consumo responsabile.

Dando un’occhiata al Beca (Beating Cancer), un trattato promosso con lo scopo di sconfiggere il cancro, l’eurodeputato leghista Angelo Ciocca si è infatti imbattuto nel paragrafo 16, in cui l’Ue vieta le sponsorizzazioni di eventi sportivi da parte di aziende che producono birra, vino o in generale alcolici. Se l’articolo dovesse passare così come è scritto e se i Paesi membri si impegnassero ad applicarlo, sarebbe un colpo durissimo per il settore, legato a tante manifestazioni internazionali come, per esempio, la Champions League di calcio.

“Nel silenzio più totale degli euro burocrati di Bruxelles – ha così attaccato Ciocca – con la scusa di combattere il cancro stanno tentando di avallare l’ennesimo imbroglio ai danni, questa volta, di migliaia di piccole realtà sportive che vivono grazie agli sponsor. Con questo folle voto sarà vietato trasmettere pubblicità di bevande come vino e birra agli eventi sportivi, perché secondo la Ue dannose per la salute dei cittadini europei”. A subire un enorme contraccolpo potrebbero essere innanzitutto proprio le piccole società sportive, che spesso si appoggiano si appoggiano a consorzi o imprese che producono alcolici.

Ad alzare la voce sono state anche Federvini e Unione italiana vini, che hanno inviato a Bruxelles delle controdeduzioni chiedendo di modificare il discusso paragrafo 16 del Beca per limitare il divieto alle sole manifestazioni che interessano minori, lasciando invece libertà a tutte le altre.

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