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La Polonia chiude i confini per fermare i migranti. Si può, ma solo se lo chiede la Germania

Pubblicato il 10/11/2021 10:36

La recente crisi dei migranti al confine bielorusso è stata l’ennesima occasione, sempre che ce ne fosse bisogno, per mostrare a tutti le due facce dell’Unione Europa: assente e lontana quando è l’Italia a invocarne l’intervento, rapidissima a muoversi se è invece Berlino a suonare il campanello d’allarme. E così mentre a Trapani la nave tedesca Sea Eye scaricava oltre 800 persone nella totale indifferenza di Bruxelles, ecco invece che le istituzioni Ue si attivavano con la massima celerità per andare incontro alle richieste della Germania, visibilmente in apprensione.

La Polonia chiude i confini per fermare i migranti. Si può, ma solo se lo chiede la Germania

Ecco, allora, che mentre la Lituania proclamava lo stato d’emergenza, la Polonia è arrivata a chiudere i propri confini con la Bielorussia, Paese dal quale migliaia di migranti si stavano dirigendo verso i Paesi dell’Unione. Un flusso umano che è stato letto da molti come una ritorsione di Minsk nei confronti della stessa Ue, che aveva accusato il governo bielorusso di violare diritti umani e imposto pesanti sanzioni. Stavolta, però, le contromosse sono state immediate, visto che a chiederle non era l’Italia ma la Germania.

Preoccupata da quanto stava accadendo a pochi chilometri di distanza e dal rischio che un numero consistente di quei migranti potesse oltrepassare i confini tedeschi, la Germania ha prima caldeggiato e poi apprezzato pubblicamente la scelta polacca di chiudere i confini. “Finora i polacchi hanno reagito correttamente – ha detto il ministro dell’Interno Horst Seehofer – non possiamo criticarli per aver messo in sicurezza il confine esterno dell’Ue con mezzi ammissibili. Stanno svolgendo un servizio molto importante per tutta l’Europa”. Posizione ben diversa rispetto a quella adottata quando, invece, era l’Italia a parlare di “emergenza immigrazione”.

La Germania è infatti da sempre sorda alle richieste d’aiuto italiane per la gestione dei flussi provenienti dal Nord Africa. Anzi, come ricordato in queste ore da La Verità, Angela Merkel ebbe anche da ridire nel 2019 sul fatto che il nostro governo collaborasse con la guardia costiera libica per tentare di arginare le ondate di migranti. Perché a noi poveri italiani, evidentemente, non è dato lamentarci. Mentre se sono i tedeschi a finire nei guai, ben vengano chiusure dei confini e azioni di forza, in un’Unione Europa che è sempre più regina assoluta di ingiustizie.

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