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“Non è finita, il Covid si evolve”: l’Oms “tifa” per uno stato d’emergenza permanente

Pubblicato il 02/02/2022 09:23 - Aggiornato il 07/12/2022 18:14

Mentre i Paesi di tutto il mondo iniziano a fare decisi passi avanti verso il superamento dell’emergenza Covid, con il Regno Unito che ha fatto decadere gli ultimi obblighi rimasti a carico della popolazione e la Danimarcha ad annunciare a sua volta lo stop al Green pass e alle mascherine, ecco arrivare le prime voci contrarie a predicare la calma. La pandemia, d’altronde, fa gola, soprattutto a un mondo della politica che può scaricarsi ogni responsabilità dalle spalle e continuare a non prendere decisioni, a tempo indeterminato. Meglio, dunque, iniziare a tirare subito il freno.

Anche in Italia, nonostante una dittatura sanitaria stringente che continua a imporre ai cittadini obblighi vaccinali e Green pass per avere accesso a una vita normale, le prime voci fuori dal coro hanno già fatto capolino. Come quella di Matteo Bassetti, non certo un pericoloso no vax e anzi fino a qualche mese fa strenuo difensore delle scelte dell’esecutivo. E che oggi, però, invoca lo stop alle mascherine all’aria aperta e l’abolizione del Green pass, visto che anche i vaccinati sono in grado di infettarsi e contagiare. Sul tema è così intervenuta l’Oms, che ha parlato di “fine dell’emergenza ancora lontana”.

Come riportato dall’Ansa, per il direttore generale dell’Organizzazione mondiale per la sanità Tedros Adhanom “è prematuro per qualsiasi Paese dichiarare vittoria”. Secondo l’Oms, da quando Omicron è stata identificata come variante dominante del Covid, “circa 10 settimane fa, sono stati registrati circa 90 milioni di casi, di più che nell’interno 2020. Ed ora stiamo iniziando a vedere un preoccupante aumento dei decessi in una larga parte delle regioni del mondo”.


“Questo virus è pericoloso e continua ad evolversi” e l’Oms “attualmente sta tracciando quattro sotto-varianti di Omicron, inclusa la Ba.2” ha aggiunto Adhanom. E “man mano che questo virus si evolve, potrebbe essere necessario che i vaccini si evolvano”, perché “le varianti potrebbero continuare a sfuggire agli anticorpi neutralizzanti indotti dai vaccini contro le varianti precedenti”. La pacchia, insomma, non deve finire. Nessuno si azzardi a parlare di emergenza alle spalle.

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