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Italexit: “Denunciamo Draghi!”. Italiani in coda dai carabinieri: da Trieste a Catania, da Napoli a Lecce

Pubblicato il 30/01/2022 08:35

È ornai inarrestabile il flusso di cittadini che in tutta Italia hanno deciso di denunciare il presidente del Consiglio Mario Draghi per il reato di “violenza privata”. L’iniziativa lanciata da Italexit attraverso una denuncia realizzata dall’avvocato Marco Mori che così chiarisce l’iniziativa sul suo sito: “Il ricatto vaccinale imposto dal Governo non solo è illegittimo, ma a nostro avviso, è indiscutibile che costituisca reato. La sanzione del divieto di lavorare nei confronti di chi non vuole vaccinarsi equivale ad impedire alle persone di potersi sostentare, è minacciata la loro sopravvivenza. Si tratta di una pena totalmente contraria al rispetto della persona e della dignità umana, qualcosa di mai visto in uno stato di diritto”.

CITTADINI IN FILA A NAPOLI

Tantissime le città dove i cittadini hanno aderito all’iniziativa e tantissimi i partecipanti che hanno finito per mandare in tilt gli uffici che non si aspettavano tanta affluenza. A Lecce la folla dei denunciati si è messa in fila davanti al tribunale. Stesse scene a Massa. A Napoli si è registrata qualche tensione subito sopita. A Livorno, come riporta il sito livornopress, erano in centinaia davanti alla caserma dei carabinieri in viale Boccaccio.

CITTADINI IN FILA A LECCE
CITTADINI IN FILA A LIVORNO
CITTADINI IN FILA A COMO
CITTADINI IN FILA A BOLOGNA
CITTADINI IN FILA A REGGIO EMILIA

Le fattispecie di reato sono molteplici come spiegano alcuni dei partecipanti. Si va dal reato di violenza privata (art 610 c.p.); “chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni” al reato di estorsione (art.629 c.p.) per il ricatto di sottoporsi a un trattamento sanitario per non essere sospesi dal lavoro. File anche a Trieste, a Como, a Reggio Emilia e qui ci fermiamo perché davvero la lista potrebbe essere infinita.