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Flop quarta dose: i dati di Israele archiviano il vaccino. E ora anche le autorità…

Pubblicato il 19/01/2022 11:48

I dati sulla quarta dose che arrivano da Israele parlano chiaro: non serve praticamente a nulla. E adesso a dirlo non sono quei cattivoni dei No vax, ma l’intera stampa italiana, Corriere in testa. Meglio tardi che mai. Fino a qualche mese fa la stampa e la tv a senso unico se le inventava di tutti i colori per dar ragione al governo e al vaccinismo di Stato, adesso invece… Si diceva: Israele ha iniziato a somministrare la quarta dose di vaccino anti Covid a operatori sanitari, over 60 e pazienti fragili. Scrive appunto il Corriere: “Quello che emerge dai dati preliminari è che la quarta dose di vaccino anti-Covid Pfizer o Moderna non fornisce molta protezione contro il contagio da variante Omicron. Sebbene il secondo booster abbia fatto aumentare fino a cinque volte il livello degli anticorpi neutralizzanti il risultato non è sufficiente a contrastare Omicron, variante profondamente mutata che elude in grande parte di anticorpi neutralizzanti indotti dalla vaccinazione”. (Continua a leggere dopo la foto)

“La crescita dei livelli di anticorpi che vediamo con Moderna e Pfizer è leggermente superiore a quella che abbiamo visto dopo la terza dose di vaccino”, dice Gili Regev-Yochay, direttore dell’Unità di Malattie infettive dello Sheba Medical Center di Tel Aviv, che ha condotto la ricerca. “Malgrado la crescita del livello di anticorpi, la quarta dose offre soltanto una difesa parziale contro il virus – spiega la professoressa – Abbiamo visto molte persone infettate con Omicron dopo la quarta dose. Un po’ meno che nel gruppo di controllo, ma sempre tante”. Secondo Regev-Yochay, “il vaccino è eccellente contro le varianti Alfa e Delta, ma non abbastanza per Omicron”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Sappiamo ormai che il livello di anticorpi necessari per proteggere e non essere infettati da Omicron è probabilmente troppo alto per il vaccino, anche se è un buon vaccino” hanno concluso gli scienziati. L’indagine non ha tenuto conto della memoria immunitaria indotta dalle cellule T, in grado di contrastare non tanto l’infezione, compito più degli anticorpi neutralizzanti, ma piuttosto la malattia grave. “La ricerca è stata condotta su 150 persone che hanno ricevuto una quarta dose di Pfizer 2 settimane fa e altre 120, che avevano fatto tre dosi Pfizer, hanno ricevuto una settimana fa una quarta dose con Moderna (tutti operatori sanitari)”. (Continua a leggere dopo la foto)

Intanto il Paese è alle prese con una nuova ondata di ricoveri e morti nonostante terze e quarte dosi. Come si legge sul Jerusalem Post, Israele dovrebbe cancellare il suo sistema Green Pass, ha dichiarato martedì il ministro delle finanze Avigdor Liberman, poiché il paese ha registrato un record di 65.259 nuovi casi di coronavirus. Ha fatto le sue osservazioni poche ore dopo che, insieme al primo ministro Naftali Bennett e al ministro della Salute Nitzan Horowitz, ha affermato che più di 25 milioni di test antigenici a casa sarebbero stati distribuiti gratuitamente agli israeliani nei prossimi giorni. “Non c’è logica medica ed epidemiologica nel Green Pass, come molti esperti concordano”, ha scritto Liberman su Twitter.

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