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In manette l’astro nascente del Partito Democratico. Smantellato il “sistema”

Pubblicato il 22/04/2022 11:49

Ahi, ahi, ahi, altri guai per il Pd. L’astro nascente del partito, Domenico Vitto, al suo secondo mandato da sindaco di Polignano a Mare in Puglia, da un mese nel cda di Aeroporti di Puglia su nomina del governatore Michele Emiliano e presidente dell’Anci locale, è al centro di una bufera giudiziaria. Il gip che ieri lo ha privato della libertà, ritiene Vitto “parte” di un “sistema” che avrebbe pilotato gli appalti. Come ricostruisce La Verità, “in cambio, insieme al suo vicesindaco, Salvatore Colella, che ricopriva anche l’incarico di assessore ai Lavori pubblici, avrebbe ottenuto sostegno per la campagna elettorale. I due sono finiti ai domiciliari, insieme con i dirigenti e funzionari comunali Nicola Cicala, Pasquale Teofilo e Raffaele Lassandro, su richiesta del pm di Bari Michele Ruggero”. (Continua a leggere dopo la foto)

Oltre l’esponente Pd, ci sono anche diversi imprenditori coinvolti, e gli indagati in tutto sono 24. “Amici miei”, hanno ribattezzata l’inchiesta gli investigatori della Guardia di finanza. “L’accusa per il sindaco è di turbativa d’asta. Stando all’ordinanza di custodia cautelare avrebbe manipolato la gara per la riqualificazione delle aree di largo Gelso e del lungomare Domenico Modugno «in modo da garantire la vittoria del consorzio Athanor stabile» che faceva capo all’imprenditore albanese Ilihro Hibroj. Vitto, secondo l’accusa, avrebbe intrallazzato con Hibroj sin dal 2017, «quando», scrive il gip, «gli chiedeva di impegnarsi in proprio favore per le elezioni comunali, ribadendo poi analoga richiesta in favore della propria corrente politica per le elezioni regionali del 2020». Ma Hibroj, oltre a essere un grande elettore del sindaco e della sua compagine locale, sembrerebbe essere un supporter dell’intera corrente dem pugliese”. (Continua a leggere dopo la foto)

Sulla vicenda è intervenuto anche Mario Conca, responsabile regionale di ItalExit e candidato sindaco a Gravina: “Vitto, un altro uomo di Emiliano, questa mattina è stato posto agli arresti domiciliari per appalti truccati, tra cui anche la ristorazione scolastica. La mensa c’è sempre quando si tratta di mangiare. Il feudatario pugliese vacilla ancora un po’, visto che era un suo fedelissimo, così vicino che solo un mese fa doveva nominarlo nel CDA di Aeroporti di Puglia per far fuori Tiziano Onesti, l’unico con un Curriculum idoneo da 10 pagine, e così poter nominare Presidente l’altro suo uomo fedele, Vasile, con un curriculum inidoneo di mezza pagina al lordo di tutti gli hobbies. Vitto è anche Presidente Puglia di Anci, amico di Decaro che è presidente Nazionale dell’associazione dei comuni, ed era l’attore principale dell’affaire Costa Ripagnola di cui spesso abbiamo detto e che cercai di bloccare in consiglio regionale votando contro. Fui l’unico”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude Conca: “Che bella famiglia, sempre più indagata e arrestata. Naturalmente Emiliano non può non sapere, la legge non ammette ignoranza, e pertanto non perderò mai la speranza di poter leggere anche il suo nome in una eventuale e futura ordinanza applicativa di misure coercitive e interdittive”. Le gare che sarebbero state truccate dal sindaco Pd, stando alle accuse, sarebbero nove. Tutte prima della loro pubblicazione all’albo pretorio. Sarebbe proprio la gara vinta da Hibroj a svelare il meccanismo.

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