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Impedire le elezioni anticipate: ecco l’obiettivo del prolungamento dello Stato di emergenza

Pubblicato il 14/12/2021 19:32

Lo stato di emergenza proseguirà fino al prossimo 31 marzo: teoricamente, questa decisione è guidata dalle paure circa la variante Omicron e dalla conseguente necessità di mantenere le misure emergenziali di contenimento del virus. Il Consiglio dei ministri dovrà varare un nuovo provvedimento che supera i decreti del precedente governo (validi ‘solo’ fino al prossimo 31 gennaio), concedendo un “extra-time” fino a giugno 2022. Ma secondo indiscrezioni provenienti da Palazzo Chigi e raccolte da Tpi, ci sarebbe la volontà di effettuare una verifica a metà percorso, cioè entro la fine del mese di marzo. Inutile dire che il prolungamento (o meno) dello stato d’emergenza influirà anche sulla corsa per il Colle. Molti sono già pronti a scommettere che il prolungamento di oggi possa fermare la corsa di Mario Draghi verso il Quirinale.

“Niente di più sbagliato” spiega a Tpi una fonte istituzionale ‘molto accreditata’ “perché in realtà il mini prolungamento dello Stato d’emergenza avrà un solo effetto concreto: quello di impedire le elezioni anticipate”. Ecco perché questa decisione invece di sfavorire Draghi al Colle lo favorirà, perché impedirà il ricorso al voto anticipato. Questo spiegherebbe il ricorso a questo ‘mini prolungamento’ anche se i dati dell’Italia relativi al coronavirus sono certamente migliori di altri Paesi.

Sergio Mattarella starà al Quirinale fino al 3 febbraio: qualora Mario Draghi dovesse andare al Colle, ci vorrebbe almeno un mese prima che posso insediarsi. Periodo ‘coperto’ dallo stato d’emergenza. Ecco perché il prolungamento andrebbe a impedire rivoluzioni politiche o ‘botte di testa’ che possano portare ad elezioni anticipate. Sembra che in realtà, quindi, l’unica emergenza che esiste davvero è quella democratica.