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Il governo Speranza-Salvini immobile di fronte al caro bollette: insorgono famiglie, sindaci e Regioni

Pubblicato il 08/02/2022 10:49

Il governo Speranza-Salvini, bizzarra unione rafforzata dal voto che ha confermato Sergio Mattarella al Colle, tira dritto senza ascoltare nessuno. Senza ascoltare le proteste di cittadini e commercianti che, di fronte a dati rassicuranti sull’andamento della pandemia, continuano a chiedere a gran voce l’abolizione del famigerato Green pass, già confermato invece dal ministero della Salute almeno fino alla prossimo estate. E ignorando la rabbia delle famiglie costrette a fare i conti con l’ennesimo caro bollette, una mazzata insostenibile di fronte alla quale, al momento, non sono però previsti interventi di nessun tipo. Anzi.

Come raccontato da Luca Monticelli attraverso le pagine della Stampa, infatti, l’intenzione del ministero dell’Economia guidato da Daniele Franco è quella di continuare a resistere, anche di fronte alle richieste degli stessi partiti della maggioranza preoccupati dal contraccolpo in arrivo dal punto di vista politico. La rabbia degli italiani è tanta e continua a montare giorno dopo giorno, con i social invasi da post di cittadini che mostrano l’assurdità delle bollette loro recapitate. Cifre mostruose, di fronte alle quali il Tesoro si è però fin qui limitato a far intendere che si sta valutando un eventuale intervento per il secondo semestre dell’anno.

Nel frattempo, attacchi e polemiche si moltiplicano a cadenza quotidiana. Il Centro Studi di Confindustria ha lanciato l’allarme per l’impatto dei rincari sul Pil (“Potrebbe essere addirittura dello 0,8%”) e spiegato come le bollette, per le aziende, potrebbero passare dagli 8 miliardi del 2019 a 37 al termine del 2022. A protestare sono stati anche sindaci e governatori, che hanno iniziato a ragionare su iniziative come le luci spente attorno ai monumenti pubblici per invocare interventi rapidi da parte del governo e dell’Europa.

Roberto Cingolani, il tanto discusso ministro per la Transizione Ecologica, ha rilanciato a sua volta l’allarme proprio in queste ore: “Mi preoccupa il costo dell’energia. Il suo aumento, nel corso del 2022, rischia di avere un costo superiore all’intero Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Dai vertici del governo Speranza-Salvini, però, al momento tutto continua a tacere, in un crescendo di tensioni e preoccupazioni.

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