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“I negozi perdono un miliardo e mezzo”. Altro che saldi! L’amara ripartenza del commercio

Pubblicato il 17/08/2020 13:28

Altro che saldi! Dopo circa quindici giorni dall’inizio dei tanto attesissimi sconti, per certe regioni anche oltre un mese, il calo complessivo stimato di incassi nei negozi e nelle boutique è di circa 1,4 miliardi. I consumi previsti dovrebbero essere scesi da 3,5 miliardi dell’anno scorso a 2,1 miliardi di questo anno.

Staando ai dati riferiti dalla Stampa, il 53% delle aziende ha evidenziato un calo del fatturato entro il 30% rispetto all’anno precedente, ma per la restante parte la perdita si attesta al 70/80%. A soffrire di più i centri nelle grandi città, mentre la situazione si presenta un po’ meno catastrofica per le perifierie e le località turistiche.

Secondo gli operatori del settore, alla luce del grave crollo dei fatturati, per ripartire sono necessari contributi a fondo perduto. In particolare “bonus per gli acquisti di abbigliamento e calzature” e un credito di imposta per la svalutazione dei magazzini, dal momento che sarà impossibile recuperare la stagione primaverile completamente persa.

Sicuramente a dare un grosso colpo vi è la mancanza di turisti che sta mettendo a dura prova anche gli hotels.“I costi non sono coperti dai pochi clienti. È una situazione pesante”, afferma Bernabò Bocca, il presidente di Federalberghi. C’è di più, oltre alla mancanza di turismo per le ovvie motivazioni; bisogna considerare quanto provocato dalle aziende che hanno messo in smartworking il personale. Tutto il circolo economico che esisteva, ora è sparito. Tra le diverse perdite che colpisce il settore alberghiero, ad esempio, vi è “la mancanza di prenotazioni per convegni di lavoro”.