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“Altro che condizionatori, ecco di cosa hanno paura gli italiani”: il sondaggio che smentisce Draghi

Pubblicato il 11/04/2022 12:17

La guerra tiene in ansia gli italiani, colpiti al cuore dalle terribili immagini che arrivano dall’Ucraina. Ma le famiglie sono spaventate anche dalle possibili conseguenze del conflitto, con l’idea di una crisi imminente, a pochi mesi dall’attenuarsi della pandemia, che potrebbe metterle in ginocchio. A fotografare l’umore degli abitanti del Bel Paese è Alessandra Ghisleri, che intervistata dal Fatto Quotidiano ha spiegato: “C’è una specie di innovazione visiva dell’orrore. Prima lo vedevano iscritto in una composizione sottratta agli occhi. Penso alla guerra in Iraq con boati lontani che esplodevano all’orizzonte. Erano fuochi ciechi: bisognava immaginare il dolore. Oggi le telecamere insistono dove mai si sono permesse di arrivare”.

Secondo Ghisleri, però, non saremo ancora sintonizzati a lungo sugli orrori in Ucraina: “L’attività declinante dell’attenzione nel tempo prolungato è un fenomeno naturale. Poi c’è l’insidia della doppia realtà: alla televisione guardiamo la guerra, quando la spegniamo restiamo con la nostra vita. E per molti concittadini è una vita dura e piena di problemi pratici. L’attenzione per gli altri in questi casi va a farsi friggere”.

In uno scenario del genere, gli italiani “per la prima volta si trovano davanti a un bivio: da una parte sostenere la lotta per la libertà dell’Ucraina, dall’altra difendere la propria condizione economica. Per tutto il dopoguerra la libertà ha significato maggiore benessere. Oggi le due parole non camminano unite”.

“Detto che c’è una quota rispettabile di italiani che simpatizza per la Russia (ma è un dato storico) . ha concluso Ghisleri – ho un po’ indagato per conoscere le intenzioni della maggioranza. Ho rifatto una domanda avanzata ai cittadini tedeschi ed è venuto fuori che siamo disponibili ai sacrifici, ma limitati nel tempo. Il senso comune degli italiani però avverte distanza da chi vuole fare il corpo a corpo con Putin. Si ha un certo timore di quest’uomo, lo si giudica senza troppo senno, una condizione che potrebbe spingerlo a combinare guai ancora più grandi, e questa volta anche contro l’Italia. Rinunciare al condizionatore? Per molta gente è il lavoro che va a farsi friggere. La crisi economica è una realtà e dalla Francia la risalita clamorosa nei sondaggi di Marine Le Pen, che sul carovita ha fatto la campagna elettorale dimenticando totalmente la guerra, deve far riflettere”.

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