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Il Garante dei minori contro Green pass e mascherine a scuola. Chiesta la sua sospensione

Pubblicato il 16/11/2021 09:05

La lettera che il Garante dei diritti dei minori Fabio Biasi ha inviato al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per protestare contro Green pass e mascherine a scuola sta sollevando un vespaio di polemiche. La posizione del magistrato Biasi è netta e solleva delle questioni molto importanti. Nella sua lettera il garante sottolineare il fatto che “le rigide norme di sicurezza sanitaria, ancora oggi contenute nei protocolli e nelle linee guida per l’accesso agli istituti scolastici (obbligo della mascherina in posizione statica, nonostante il distanziamento, obbligo della mascherina nelle attività motorie in palestra, obbligo della mascherina pure negli spazi aperti dei cortili scolastici, atteggiamenti eccessivamente severi da parte di alcuni, docenti, ecc.) provocano ormai da troppo tempo un malessere diffuso nella quotidiana vita scolastica”. (Continua a leggere dopo la foto)

Continua Biasi: “Il malessere non è soltanto per bambini e ragazzi, ma per l’intero personale, docente e non docente, nonché per i genitori, ai quali è perfino impedito – qualora privi di green pass – l’accesso agli asili nido e alle scuole dell’Infanzia”. Aggiunge il magistrato: “Da molte settimane pervengono all’Ufficio del Garante dei diritti dei minori segnalazioni in ordine alla situazione di grave sofferenza e disagio che quotidianamente ed in preoccupante crescendo stanno vivendo i bambini, i ragazzi e le loro famiglie. Mi permetto di allegare alla presente quanto fino ad ora giunto all’attenzione di questo Ufficio: 312 richieste e segnalazioni”. (Continua a leggere dopo la foto)

“La situazione – attacca Biasi – si è ulteriormente aggravata, in seguito ai recenti provvedimenti legislativi di introduzione del cosiddetto green pass, a partire dal 06 agosto u.s.. Questo strumento comporta non soltanto inammissibili limitazioni al concreto esercizio dei diritti e delle libertà personali costituzionalmente tutelati, ma determina, a parere di molti ed anche di questo Garante, una sostanziale, grave ed estesa discriminazione tra cittadini, con l’esclusione da molte attività della civile vita quotidiana di tutti coloro che esercitano una facoltà legittima, consistente nel non sottoporre sé stessi o i loro figli minorenni ad un farmaco vaccinale sperimentale, non privo di rischi, anche gravi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Contro Biasi si è levato subito il coro dei vaccinisti e dei piegati. A partire da Sinistra Italiana che ne ha subito chiesto la sospensione. L’Ordine dei medici invece ha duramente condannato questo tipo di esternazioni “specie se effettuate da persone che rivestono un ruolo istituzionale, soprattutto se prive di competenze specifiche”. Sinistra Italiana: “Smetta quindi esternazioni che non gli competono e, dal momento che le sue affermazioni e azioni dimostrano che non sa svolgere il suo ruolo con l’equilibrio e la competenza richiesti”.

Qui la lettera completa di Biasi.

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