x

x

Vai al contenuto

Galli e Gismondi, finisce a torte in faccia. E questi avrebbero dovuto salvarci dal Covid?

Pubblicato il 07/10/2021 10:00 - Aggiornato il 07/12/2022 18:44

Uno dei principali televirologi, il professor Massimo Galli, è come noto iscritto al registro degli indagati insieme ad altre 32 persone per falso ideologico e turbativa d’asta. Il virologo, che per quasi due anni ha imperversato su tutti gli schermi televisivi dalla Rai a La7 passando per Mediaset e radio, è tra i 24 professori accusati di aver pilotato alcuni bandi dell’università Statale di Milano per favorire ricercatori e docenti amici. Adesso, però, emergono nuovi dettagli che coinvolgerebbero anche la sua collega Gismondo, altra nota virologa di questa epoca pandemica all’italiana. (Continua a leggere dopo la foto)

Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, nella mattinata del 5 ottobre sarebbero avvenute una trentina di perquisizioni da parte dei carabinieri del Nas nell’ambito di un’inchiesta portata avanti dalla Procura di Milano su concorsi di medicina che sarebbero stati truccati nel 2020. Galli viene accusato di aver pilotato la vittoria di Agostino Riva nel febbraio 2020, ai danni di Massimo Puoti. Non solo, perché il Corriere parla anche di uno screzio pesante con la collega Maria Rita Gismondo, che si sarebbe opposta a una delle procedure portate avanti da Galli, minacciando anche di rivolgersi all’autorità giudiziaria. (Continua a leggere dopo la foto)

L’episodio risale al giugno del 2020, quando si doveva assumere a tempo determinato per otto mesi quattro dirigenti biologi da assegnare all’unità malattie infettive dell’ospedale Sacco. L’accusa riguarda un presunto accordo tra Galli e Alessandro Visconti (direttore generale dell’azienda sociosanitaria Fatebenefratelli-Sacco) per fare in modo che il professore disponesse un avviso pubblico su misura per le caratteristiche di due candidate che intendeva favorire (e una poi ha effettivamente vinto). (Continua a leggere dopo la foto)

Inoltre sempre Galli e Visconti avrebbero concordato la composizione della commissione presieduta da una professoressa del Sacco, Manuela Nebuloni, descritta come vicina al virologo e quindi più predisposta a seguirne le indicazioni: in questo caso però sarebbe stata Maria Rita Gismondo a mettersi di traverso. Ora toccherà alla Procura di Milano far luce sulla questione: nella mattinata di oggi, martedì 5 ottobre, sono avvenute una trentina di perquisizioni da parte dei carabinieri del Nas.

Ti potrebbe interessare anche: “Uccisa dalla produttività”: i risultati delle indagini sulla morte di Laura, 22 anni