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Così Fauci censurò gli studi contro i lockdown. Mail, strategie e pressioni: la bomba dagli Usa

Pubblicato il 24/12/2021 11:06

Continuano ad arrivare altre conferme sulla manipolazione dell’informazione e della comunicazione per sostenere le strategie di lockdown imposte dai vari governi durante le prime ondate pandemiche. ne scrive oggi in un interessantissimo articolo pubblicato da La Verità Irene Cosul Cuffaro: “L’affossamento del dissenso per sostenere la necessità e l’efficacia dei lockdown. È la strategia che parrebbe abbiano messo in atto il virologo e capo della task force statunitense contro il coronavirus, Anthony Fauci, e il vertice del National Institute of Health (Nih), Francis Collina. E, a raccontarlo, non sono no vax incalliti o complottisti, bensì il prestigioso Wall Street Journal, grazie alla lettura delle mail scambiate tra i due”. (Continua a leggere dopo la foto)

“La vicenda si svolge nel 2020, dopo l’uscita della Great Barrington Declaration, una dichiarazione stilata da Martin Kulldorff, epidemiologo ad Harvard, Sunetra Gupta, epidemiologo a Oxford, e Jay Shattacharya, esperto di politiche sanitarie a Stanford, contro i lockdown a tappeto”, favorevole a un altro tipo di approccio per arginare la pandemia: la cosiddetta «Protezione Focalizzata» (Focused Protection) delle fasce più a rischio. “L’approccio più umano, che bilancia i rischi e i benefici nel raggiungimento dell’immunità di gregge, è quello di permettere a coloro che sono a minimo rischio di morte di vivere normalmente la loro vita per costruire l’immunità al virus attraverso l’infezione naturale, proteggendo al meglio coloro che sono a più alto rischio”, si legge nella dichiarazione firmata da migliaia di esperti. (Continua a leggere dopo la foto)

Contrariato dall’emergere della linea anti restrizioni generalizzate, Collina si attivò: “Questa proposta di tre epidemiologi sta suscitando grande attenzione, firmata persino da un premio Nobel come Mike Leavitt di Stanfoml. È necessario affossarla in modo devastante e rapido sui media”, si legge in una mail mandata a Fauci. Secondo quanto riporta il Wsj, “il tandem Collina-Fauci contattò il Washington Post e altri giornali per avviare una campagna di screditamento delle teorie anti lockdown. E la stampa si adeguò, censurando il dibattito, dipingendo il lockdown come unica misura valida. Poco tempo dopo, infatti, Fauci inviò una mail a Collina: «Allego un pezzo apparso su Wired, che smonta questa teoria. Cari saluti. Tony». L’articolo titolava «Non esiste nessuna spacca-tura scientifica sull’immunità di gregge», e mirava appunto a screditare la teoria le teorie contrarie alle restrizioni generalizzate”. (Continua a leggere dopo la foto)

Alcune ore dopo, Fauci inoltrò un altro articolo pubblicato sul The Nation Magazine, dal contenuto simile a quello apparso su Wired. Seguirà poi un articolo del Washington Post dal titolo: «Proposta per immunità di gregge per la Covid arriva alla Casa Bianca, ma sconvolge la comunità scientifica». I media statunitensi hanno dipinto Fauci come l’unica autorità scientifica affidabile, anche grazie al supporto dei social. “Facebook, difatti, censurò i riferimenti alla Great Barrington Declaration. Grazie all’appoggio ottenuto dai media, Fauci ha azzerato il dibattito. Ed è proprio il Wall Street Journal a dare una spallata importante alla narrazione dominante, sottolineando la pericolosità della repressione del dissenso e l’azzeramento del dibattito scientifico su una pandemia che negli Stati Uniti è costata oltre 800.000 morti”.

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