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Ex Ilva, la procura di Taranto: “No all’immunità per ArcelorMittal”

Pubblicato il 07/10/2019 11:38

Nei prossimi giorni potrebbero arrivare sviluppi pesanti sul caso ArcelorMittal, gestore dello stabilimento ex Ilva Di Taranto dal novembre 2018. Atteso, infatti, il parere consultivo della Commissione Industria del Senato per la conversione del decreto legge cosiddetto “Imprese” che contiene, tra l’altro, il ripristino delle tutele modificate con il decreto “Crescita” varato a giugno, facendo prevedere il loro esaurimento lo scorso 6 settembre.

I deputati pugliesi del Movimento Cinque Stelle aveva chiesto nei giorni scorsi a gran voce lo stop all’immunità penale, cercando di capire che margini di manovra avrebbero avuto in Parlamento. Ma la minaccia di ArcelorMittal di chiudere lo stabilimento di Taranto ha fatto cambiare idea al governo, che con il decreto “Imprese” ha invece ripristinato l’immunità penale, varata dal governo Renzi nel gennaio del 2015, assicurandola sino al termine del piano ambientale, ovvero fino all’agosto del 2023, termine ultimo concesso alla multinazionale dell’acciaio per mettere a norma la fabbrica di Taranto.

Una situazione con diverse spine, a partire dalla conversione in legge del provvedimento stesso: al probabile “no” di una parte dei pentastellati potrebbe aggiungersi infatti anche un documento della Procura di Taranto che avanza dubbi sulla bontà costituzionale della norma. “Appare poco conforme ai principi costituzionali concedere spazi temporali troppo ampi quando si discute di condotte che comunque mettono in pericolo l’ambiente, la salute dei lavoratori e delle popolazioni vicino al siderurgico che subiscono l’attività nociva emissiva dello stesso”.

La Procura ricorda che il termine ultimo per l’esecuzione del Piano Ambientale è fissato al 23 agosto 2023, ovvero “l’incredibile termine di 11 anni dal sequestro dello stabilimento avvenuto il 25 luglio del 2012”. Un beneficio prolungato per tanto, troppo tempo. Non solo, però. Anche nel Pd qualche voce fuori dal coro inizia a fare capolino. Il consigliere regionale taratino del Pd Michele Mazzarano ha infatti chiesto a gran voce: “Il Senato non perda l’occasione di cancellare definitivamente l’immunità penale per i gestori dell’ex Ilva di Taranto”. Non resta ora che capire se il governo avrà il coraggio di andare fino in fondo o se, di contro, tanti appelli resteranno inascoltati. Ti potrebbe interessare anche: https://www.ilparagone.it/consumatori/dazi-usa-contro-litalia-cosa-ce-davvero-dietro-le-minacce/