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Draghi ha deciso, ecco cosa ci sarà nel decreto del 5 gennaio. L’indiscrezione di Repubblica

Pubblicato il 04/01/2022 12:52 - Aggiornato il 07/12/2022 18:21

Draghi e il governo hanno deciso. Almeno per ora non ci sarà l’obbligo vaccinale esteso all’intera popolazione. Stando a quanto anticipa Repubblica, “la linea del premier, condivisa col ministro della Salute Roberto Speranza, è quella di imporre il Super Green Pass a tutti i lavoratori pubblici e privati. Anche a coloro che lavorano da casa. È il cosiddetto 2G, come è stato definito in Austria e Germania, il permesso rilasciato a chi è vaccinato o è appena guarito dal Covid, e che non contempla più la possibilità del tampone negativo. Il premier porterà questa proposta al Consiglio dei ministri di domani, con una motivazione piuttosto solida: riuscire a intaccare lo zoccolo duro dei No Vax convincendone almeno la metà a sottoporsi alla somministrazione prima del raggiungimento del picco di contagi”. (Continua a leggere dopo la foto)

La proposta però sembra non mettere d’accordo tutti nel governo. Si legge su Repubblica: “Ad oggi sono 5,5 milioni gli italiani over 12 non ancora vaccinati. La maggior parte è compresa nella fascia di età tra i 40 e i 59 anni. Secondo le stime del ministero, la metà di questi — 2,7 milioni — è occupata, ha un lavoro più o meno stabile. Imponendo il super green pass a tutte le attività professionali e commerciali (aziende, grande distribuzione, negozi, uffici pubblici e privati, trasporti, logistica, etc) il governo conta di spingere almeno 2,5 milioni di persone a sottoporsi alla prima dose entro 10-15 giorni (il lasso di tempo di tolleranza non è stato ancora definito) dall’entrata in vigore del provvedimento”. (Continua a leggere dopo la foto)

La tempistica non è casuale. “Tra due settimane, secondo gli epidemiologi consulenti del governo, avremo il picco delle infezioni della quarta ondata dovute alla variante Omicron”. A una parte di Lega e Movimento 5 Stelle non piace la linea Draghi, “quindi bisognerà capire che tipo di compromesso politico si può raggiungere e cosa uscirà dal Consiglio dei Ministri. In ogni caso, diventano ancor più essenziali le scorte di vaccino, perché dal 10 gennaio entrano in vigore le restrizioni sul super green pass (necessario per accedere, tra le altre cose, a ristoranti e trasporto pubblico locale, una sorta di lockdown per i No Vax) e l’attesa per poter fare il booster si accorcia da 5 a 4 mesi dopo la seconda dose”.

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