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“Dichiarare illegittimo il Green Pass per violazione della normativa GDPR”. La richiesta di 25 giuristi

Pubblicato il 22/02/2022 12:32

Di Gabriella Resse.

Dichiarare illegittimo il Green Pass per violazione della normativa GDPR.
Questa la richiesta di 25 giuristi italiani al Garante per la Privacy

Che cos’è il Green Pass ?
A spiegarlo in modo coerente e dettagliato ,con amare considerazioni in
punta di legge, sono 25 giuristi di tutta Italia che hanno scritto al Garante della Privacy affinché lo dichiari illegittimo per la sua natura discriminatoria e di violazione della riservatezza dei dati e del divieto di discriminazione contenuto nella normativa GDPR. 

I giuristi hanno presentato una segnalazione al Garante per la protezione dei dati personali in forma di esposto. Lo strumento previsto dall’art. 144 Codice Privacy permette infatti a chiunque di poter portare a cognizione dell’autorità di controllo una determinata situazione
perché possa essere oggetto di valutazione.

Nelle prime righe dell’esposto si cita testualmente:
“ L’art. 3, co. 1, lett. a) DL 4 febbraio 2022, n. 5 introduce una discriminazione tra italiani e non italiani, contraria all’art. 3 Cost. e ai principali strumenti eurounitari e internazionali. E’ un arretramento allarmante riguardo ad acquisiti giuridici che ritenevamo intangibili in tema di uguaglianza e rispetto della persona umana, senza distinzioni e appartenenze di gruppo. La discriminazione è dunque odiosa, ed estremamente grave perché incide in modo diretto sull’esercizio di diritti fondamentali.”

Parole forti, alle quali seguono considerazioni altrettanto severe riguardo alla misura del governo che secondo i giuristi mette in serio pericolo sussistenza, protezione, possibilità di cure, rapporti familiari e affettivi, ma anche in generale i più elementari aspetti sociali e la dignità stessa.

Rivolgono poi l’attenzione verso la grave condizione dei giovanissimi riportando nell’esposto le parole del Garante dei Diritti dei Minori per la Provincia autonoma di Trento, dott.Fabio Biasi che si domanda in buona sostanza, quali mai saranno in futuro le conseguenze psicologiche e sociali per questi giovani cittadini difronte ad una situazione così limitante per la propria crescita fisica e mentale.

Appreso dell’iniziativa il Responsabile Politico dell’Area Metropolitana di Roma di ITALEXIT, Giampaolo Bocci, ha tuonato “ bene hanno fatto questi giuristi a ricordare nel loro documento che l’obbligo vaccinale non sussiste se non c’è una legge, come da richiamo dell’articolo 32 della Costituzione e che il Green Pass è uno strumento di imposizione al fine della vaccinazione che ha più una valenza politica che sanitaria soprattutto in questo momento in cui la curva pandemica è in discesa e non si capisce perché ci si ostina ancora a restare aggrappati a questa misura. I dati personali sono sacri e legalmente protetti, il pass verde non rispetta i confini di questo diritto, va abolito”

E difatti, è proprio l’abolizione del Green Pass che in definitiva intendono ottenere con questo esposto il nutrito gruppo di avvocati che con grande coraggio, ci hanno messo nome e faccia in quest’impresa ,ardua, ma meritevole, fatta in nome dei diritti fondamentali e della legalità.