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“Dati choc”. Adesso anche la Viola prova a smarcarsi dalle reazioni avverse dei vaccini

Pubblicato il 06/04/2022 10:37 - Aggiornato il 07/12/2022 17:58

Antonella Viola, immunologa nonché direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza, è stata tra le virostar più presenti in tv in epoca Covid, conquistando una grossa fetta di popolarità. Adesso ha scritto un nuovo libro che ha subito conquistato reti e giornali italiani, i quali si sono affrettati a darne notizia. Nel suo nuovo lavoro la Viola prova a dare delle risposte sulla medicina di genere e più in generale sul sesso e l’identità sessuale. Si intitola, infatti, “Il sesso è (quasi) tutto. Evoluzione diversità e medicina di genere”. Intervistata dal Corriere della Sera, la professoressa Viola ha innanzitutto spiegato che cos’è la medicina di genere e poi ha fatto un rapido passaggio sui vaccini che merita di essere riportato. (Continua a leggere dopo la foto)

Ha esordito nella sua intervista raccontando la medicina di genere “è una medicina giusta, finalmente attenta alle differenze fisiologiche legate al sesso, ma anche alle conseguenze che le disparità di genere esercitano sulla salute. Non solo la medicina deve essere rivoluzionata attraverso l’inclusione delle analisi di genere: tutta la scienza e la tecnologia sono da ripensare in questa direzione. L’aumento della temperatura che il pianeta sta subendo ha, in alcuni animali, effetti diversi a seconda del sesso. Allo stesso modo, sarà necessario ripensare all’impatto della tecnologia e dell’innovazione sugli stereotipi di genere”. (Continua a leggere dopo la foto)

Continua Viola: “Il nodo sta nella consapevolezza del problema e nel cambiare le regole della sperimentazione”. Fin qui tutto bene, poi, però, la professoressa Viola ha fatto anche un esempio sui vaccini anti-Covid, e qui esce fuori un dato interessante: “È stato chiaro che la differenza di genere ha inciso moltissimo”. I dati in questo senso sono davvero choc e non lasciano spazio all’immaginazione: “Solo in Italia – afferma Viola che così conferma una forte presenza di reazioni avverse dovute al vaccino – il 71% delle reazioni avverse ha riguardato le donne”. (Continua a leggere dopo la foto)

Antonella Viola

Conclude l’immunologa: “Nella sperimentazione sulla ricerca che riguarda il Covid c’è stata una discriminazione di genere pazzesca: nel mondo solo il 4% degli studi avevano analizzato le variabili di sesso e genere. Questo significa che le differenze non sono state analizzate, altro che medicina personalizzata”.

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