x

x

Vai al contenuto

Chiudono Cts e commissario, ma con un “trucchetto” Draghi li fa rientrare dalla finestra

Pubblicato il 18/03/2022 15:10

Uscire dalla porta per rientrare dalla finestra, recita un vecchio adagio. Un modo di dire che sottolinea quando difficile sia, alle volte, liberarsi di certe presenze. Come quella del Comitato tecnico-scientifico, il team di esperti formato per assistere il governo durante la gestione dell’emergenza Covid, e come la struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, nata anch’essa per far fronte alla pandemia. Due realtà con cui gli italiani si sono abituati da tempo a convivere e che, teoricamente, avrebbe dovuto finire in pensione con la fine dello stato d’emergenza. Teoricamente, appunto.

Come spiegato da Marco Ludovico sulle pagine del Sole 24 Ore, infatti, la struttura commissariale passerà ora le consegne a un’unità “di missione” creata presso la presidenza del Consiglio, e che a sua volta traghetterà il coordinamento delle operazioni anti-Covid al ministero della Salute, che se ne farà definitivamente carico a partire dal 1 gennaio 2023. Una soluzione alla quale si è arrivati dopo un lungo tira e molla, con l’iniziale ipotesi di un ingresso in scena della Protezione Civile poi accantonato.

Una scelta di compromesso, dunque, con la nuova struttura chiamata comunque a proseguire lungo la linea già tracciata in questi mesi sul fronte vaccinazioni e che manterrà, di fatto, i poteri del commissario. Al vertice ci saranno un direttore e un vice, nominati per decreto, e potrà contare su tanti militari che hanno assistito Figliuolo e, per competenza accumulate, saranno di fatto trasferiti nella nuova realtà. Per tanti di loro, dunque, cambierà in realtà poco o niente, nonostante i proclami dell’esecutivo su un presunto “ritorno alla normalità”.

Compito dell’unità di missione temporanea sarà quello di completare la campagna vaccinale e adottare le misure necessarie per il contrasto alla pandemia. Il tutto, come detto, mantenendo comunque i poteri straordinari fin qui a carico del commissario Figliuolo. Con la fine dell’emergenza verrà meno anche l’esistenza del Cts, ma anche qui non è da escludere che Draghi possa nominare qualche personalità di spicco all’interno della nuova struttura. Della serie, uscire dalla porta per rientrare dalla finestra.

Ti potrebbe interessare anche: Il giallo delle dosi Novavax sparite nel Lazio, l’assessore: “Non sappiamo dove siano”