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“Armi all’Ucraina? Vi spiego perché è un grave errore”. La lezione del generale Bertolini

Pubblicato il 09/03/2022 09:33

Il Generale Marco Bertolini, ospite di Mario Giordano durante la puntata di martedì 8 marzo di Fuori dal Coro, il talk politico in onda in prima serata su Rete4, è chiarissimo sulla decisione dell’Italia (e di altri Paesi) di fornire armi all’Ucraina: “Dare armi all’Ucraina vuol dire mettere altra legna sul fuoco. O si fa un compromesso tra le parti o ci sarà la guerra totale”. In Parlamento, però, i soli ad averlo capito sono stati Gianluigi Paragone e pochi altri deputati e senatori che hanno avuto il coraggio di votare contro in difesa del nostro Paese e della nostra Costituzione. (Continua a leggere dopo la foto)

Spiega Bertolini, ripreso da Il Tempo: “L’esercito ucraino è un esercito serio, addestrato, direi di impronta russa, ed è stato equipaggiato anche dagli americani negli ultimi anni. A questo punto, il fatto di fornire armi e, ancora peggio, creare una no fly zone non è altro che mettere altra legna sul fuoco”. Creare una no fly zone significa di fatto far scendere in campo gli aerei della Nato, a protezione dell’Ucraina, il che equivarrebbe ad una dichiarazione di guerra alla Russia con conseguente escalation del conflitto. (Continua a leggere dopo la foto)

Si tratterebbe secondo Bertolini di “un coinvolgimento della Nato in una guerra fra due Paesi europei che non appartengono alla Nato, e che per una questione di carattere territoriale, un po’ com’è successo in Kosovo fra la Nato contro la Serbia, sono venuti alle mani e purtroppo gli effetti sono quelli che vediamo sulla popolazione” commenta il generale. (Continua a leggere dopo la foto)

“Cose del genere, però, sono successe anche nel passato. Le armi sono strumenti, possono essere buone o non buone” sottolinea, e gli ucraini in questo caso sono già armati. Inviando armi “non facciamo altro che allontanare la prospettiva di un negoziato fra le parti e che si trovi un compromesso, perché c’è bisogno di un compromesso”, oppure sarà guerra totale.

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