x

x

Vai al contenuto

“Cosa hanno mascherato da aiuti umanitari”: la denuncia dei lavoratori dell’aeroporto di Pisa

Pubblicato il 15/03/2022 14:15

Attraverso un comunicato – che qui riproponiamo – l’Unione Sindacale di Base – Federazione di Pisa, mette tutti al corrente di un fatto gravissimo. “Alcuni lavoratori dell’aeroporto civile Galileo Galilei di Pisa ci hanno informato di un fatto gravissimo: dal Cargo Village sito presso l’Aeroporto civile partono voli ‘umanitari’, che dovrebbero essere riempiti di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro utile per le popolazioni ucraine tormentate da settimane da bombardamenti e combattimenti. Ma non è così! Quando si sono presentati sotto l’aereo, i lavoratori addetti al carico si sono trovati di fronte casse piene di armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Armi mascherate da aiuti umanitari, dunque. “Una amara e terribile sorpresa, che conferma il clima di guerra nel quale ci sta trascinando il governo Draghi. Di fronte a questo fatto gravissimo, i lavoratori si sono rifiutati di caricare il cargo: questi aerei atterrano prima nelle basi USA/NATO in Polonia, poi i carichi sono inviati in Ucraina, dove infine sono bombardati dall’esercito russo, determinando la morte di altri lavoratori, impiegati nelle basi interessate agli attacchi. Denunciamo con forza questa vera e propria falsificazione, che usa cinicamente la copertura “umanitaria” per continuare ad alimentare la guerra in Ucraina”. (Continua a leggere dopo la foto)

Scrivono i lavoratori della Usb di Pisa: “Chiediamo: 1) alle strutture di controllo del traffico aereo dell’aeroporto civile di bloccare immediatamente questi voli di morte mascherati da aiuti “umanitari”; 2) ai lavoratori di continuare a rifiutarsi di caricare armi ed esplosivi che vanno ad alimentare una spirale di guerra, che potremo fermare solo con un immediato cessate il fuoco e il rilancio di dialoghi di pace; 3) alla cittadinanza di partecipare alla manifestazione di sabato 19 marzo di fronte all’aeroporto Galilei (ore 15) sulla parola d’ordine “Dalla Toscana ponti di pace, non voli di guerra!”.

Ti potrebbe interessare anche: Italexit continua a crescere su tutto il territorio nazionale. Presentato il coordinamento calabrese