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Quarta dose, Aifa e governo hanno già deciso fregandose di tutti. Ecco cosa succederà

Pubblicato il 13/04/2022 08:33

Il richiamo si dovrà fare. Iniziate (anche se in realtà non si è mai smesso) a rimettere mano alla “fondina” di Green pass, tamponi e baggianate varie. In autunno il governo ci rimetterà nella stessa situazione di fine marzo. Torneranno obblighi, diritti negati, lasciapassare, multe. Il ministero della Salute e il direttore dell’Aifa (Agenzia del farmaco), Nicola Magrini, ha detto apertamente che si passerà alla fase del richiamo annuale con un nuovo vaccino. “La decisione da assumere è se rivaccineremo tutta la popolazione, come è stato, o ci limiteremo a ultracinquantenni e ultrasessantenni”, ha detto Magrini aggiungendo che in autunno avremo un vaccino adattato alle nuove varianti, con o senza virus influenzale. (Continua a leggere dopo la foto)

È invece ancora presto per avere un vaccino cosiddetto pan-coronavirus, in grado cioè di bloccare tutte le varianti. Spiega Repubblica, riprendendo il direttore dell’Aifa, che “si è aperto alle nuove fasce di età perché nei prossimi mesi si potrebbe anche verificare un calo di protezione. A partire dal quarto-quinto mese vi è un leggero calo anche se i dati italiani più recenti non ancora pubblicati mostrano una tenuta proprio in questa fascia d’età e la non ripresa di infezioni da Covid. Nella fascia d’età 60-79 anni si sono privilegiate le categorie a rischio per comorbidità, ovvero per patologie concomitanti: patologie a livello polmonare, a livello cardiaco, diabete e chiaramente l’oncologia. Mentre gli immunodepressi in senso stretto e in particolare i pazienti ematologici erano già stati oggetto di una raccomandazione alcune settimane fa per una loro più rapida copertura con una seconda dose di richiamo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Quest’ultima categoria non ha aderito in massa al nuovo passaggio della campagna. Anzi. “Dal 12 febbraio, quando è stato dato il via libera alla vaccinazione per gli immunodepressi, solo l’8,5% di queste persone ha fatto il secondo booster”. Un flop totale insomma. Finiti gl obblighi, ecco qua che ci si riscopre tutti no vax. Gianni Rezza, capo della Prevenzione del ministero, lo dice chiaro e tondo, con naturalezza: “Quando le coperture vaccinali scendono, allora risale in numero di casi, riaumenta la percezione del rischio e ci si vaccina di nuovo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Sempre Rezza ha parlato delle varianti ricombinanti trovate anche in Italia in quesiti giorni. “La situazione epidemiologica, sebbene nell’ultima settimana abbiamo assistito a una lieve inversione di tendenza, non è ancora ottimale. La stragrande maggioranza di questi casi è dovuta alla variante Omicron, con Omicron 2 che ormai sta diventando largamente predominate. E circolano, in Italia a un’intensità ancora molto bassa, alcuni ricombinanti come Xe, Xj. Sappiamo che questi casi sporadici non pongono per ora particolari condizioni di allarme”. Ci si rivede col nuovo vaccino in autunno, dunque. Con il benestare di Aifa e ministero.

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