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“Ne ha uccisi più del Covid”, lo studio choc che riscrive la storia della pandemia: “Immorale e inconcepibile”

Pubblicato il 19/02/2024 20:03 - Aggiornato il 19/02/2024 21:57

Praticamente non serviva a nulla, anzi ne ha uccisi più del  Covid-19. Evidentemente stiamo parlando dei vaccini a mRNA,: lo sosteniamo da tempo, e non solo noi, ricevendo la “etichetta” di No Vax, complottisti, negazionisti, ma ora un nuovo studio prodotto da Cureus e pubblicato lo scorso 24 gennaio riscrive la storia e ci porta interrogarci su quante vite si sarebbero potute salvare, senza la smania vaccinale e vaccinista. Cureus, noto anche come Cureus Journal of Medical Science, è un quotidiano di medicina generale sottoposto a revisione paritaria pre e post-pubblicazione, ciò che ne attesta maggiormente la attendibilità. Emerge da questa ricerca che il numero dei decessi dopo l’iniezione del vaccino è di 14 volte superiore a quelli cagionati dal Covid stesso. L’assenza di autopsie fatte precocemente avrebbe, molto probabilmente, aiutato a risolvere l’intera gestione della pandemia e della campagna vaccinale, non ci stancheremo mai di ribadirlo. (Continua a leggere dopo la foto)
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studio mrna ha ucciso più del virus

“Danni cardiaci permanenti” nei bambini

Nello studio, alla luce dei dati angoscianti, viene altresì chiesta una “moratoria globale” sulle iniezioni e la “rimozione immediata” dal programma di immunizzazione infantile. Perché (e anche in questo caso la verità, per quanto ovvia, è rivoluzionaria) i vaccini a mRNA sono “inconcepibili nei bambini”, sostengono gli autori dello studio, e su questo punto torneremo. Ad essere stati presi in considerazione sono i rapporti delle sperimentazioni iniziali di fase 3 dei vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna. Queste sperimentazioni, assai lacunose come vedremo, hanno portato all’approvazione dei vaccini con Autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) negli Stati Uniti, replicato poi nel territorio dell’Unione europea. Quel che si chiede è, citiamo testualmente: “Una moratoria globale su questi prodotti a base di mRNA modificato, fino a quando non saranno risolte tutte le questioni rilevanti relative a causalità, DNA residuo e produzione di proteine aberranti”. Inoltre, come anticipavamo e come si può leggere su Il Giornale d’Italia, gli autori hanno anche raccomandato la “rimozione immediata” dei vaccini Covid dal programma di immunizzazione infantile, in quanto i bambini hanno un rischio molto basso di contrarre l’infezione. “È immorale e inconcepibile somministrare un vaccino sperimentale a un bambino che ha un rischio quasi nullo di morire a causa della Covid-19, ma un rischio ben stabilito del 2,2% di danni cardiaci permanenti, basato sui migliori dati prospettici disponibili”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le omissioni di Big Pharma

Nei pazienti affetti da Covid e vaccinati con la tecnologia mRNA, “i processi di immunoinfiammazione indotti da proteine virali, in particolare la proteina Spike” sono pertanto risultati assolutamente controproducenti, quando non esiziali. “Anche l’importanza cruciale dello stress ossidativo – proseguono i ricercatori –, associato ai processi infiammatori è stata largamente sottovalutata.” E ancora, nello studio di Cureus, sono stigmatizzati i rapporti degli studi Pfizer e Moderna per la “focalizzazione esclusiva” sul Rischio relativo o misura RR, ma non sul Rischio assoluto. “L’omissione delle statistiche sul rischio assoluto porta a una sovrastima dei benefici clinici dei vaccini”, naturalmente. In contrasto con il tasso di efficacia del 95% utilizzando la misura RR, la riduzione del rischio assoluto per i vaccini Pfizer e Moderna è stata rispettivamente dello 0,7% e dell’1,1%, secondo la ricerca. In conclusione, quando qualcuno dovesse contestare la correlazione tra la strage silenziosa dei cosiddetti “malori improvvisi” e la campagna vaccinale, potremo citare questo studio.

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