Continuiamo a dar voce alle persone che condividono con noi la loro situazione. Di seguito riportiamo una delle tante e-mail che ogni giorno riceviamo da parte di persone che sono state abbandonate dal governo.
“Buona sera Gianluigi Paragone, Le scrivo perché all’avvicinarsi del Natale mio figlio sta perdendo un po’ le staffe. Ha 33 anni, quasi 34, ha 2 figlie piccole, una moglie a carico e un lavoro maledetto: ambulante in fiere. Ha preso la prima batosta nel 2012 con il terremoto e l’annullamento di manifestazioni.
Aiuti zero, solo spostamento dei contributi che poi si sono accumulati a quelli correnti e oggi é molto incasinato. Ma senza il lavoro quei debiti non si pagano. Le celle del magazzino devono rimanere accese, le spese di casa le ha comunque, assicurazioni varie e rette scolastiche ecc…
Le scrivo perché oggi mi chiamata dicendomi che ha chiamato in regione Emilia Romagna minacciando gesti incolsulti. Sono mamma ed ho il cuore spezzato non potendolo aiutare se non in piccole cose. La prego dia voce a questa categoria dimenticata. Le auguro un Buon Natale e Felice 2021