x

x

Vai al contenuto

Gusto Italico, il piacere della tavola Made in Italy e il ricordo della “supercaz…” di Ugo Tognazzi (VIDEO)

Pubblicato il 20/11/2023 09:41 - Aggiornato il 20/11/2023 10:21

A due passi dal Pantheon, Piazza delle Coppelle è una delle piazze più caratteristiche di Roma, anche per via della sua insolita pianta a U. Piazza delle Coppelle si trova nel rione di Sant’Eustachio e deve il suo nome alla sua anima commerciale: qui infatti si ritrovavano coloro che vendevano le coppelle, cioè i piccoli recipienti di legno contenenti fino a cinque litri di vino, di aceto o di acqua.
Di quell’anima commerciale antica, imperiale, si sente l’eco fino ai giorni nostri e non è un caso che attorno a questa piazza, viva e animata fino a tardi, abbondino locali, negozi e il mercato. Il ristorante Maxelâ è sicuramente punto di ritrovo più gettonato (come dimostra il capannello di telecamere durante la settimana…), crocevia di parlamentari, ministri, uomini d’affari, ma anche turisti e romani affezionati al menu tipicamente mediterraneo e alla grande scelta di carni, specie per chi ama tartare e carpacci: stagionalità ed alta qualità delle materie prime sono la cifra identitaria delle proposte culinarie. (Continua dopo la foto)


All’insegna della tradizione, mercoledì scorso il Maxelâ ha aperto le porte a “Gusto Italico”, una serata dedicata all’Ambassador Italico Storico Riserva. Si tratta dell’ultimo pezzo pregiato prodotto dal Moderno Opificio del Sigaro Italiano, un manufatto che osserva fedelmente le caratteristiche del sigaro delle origini e che ad oggi ha segnato la storia del sigaro italiano. Nel corso della serata/evento una sigaraia ha arrotolato dal vivo le foglie per dimostrare l’arte sapiente di lavorazione di un prodotto della terra. Nel corso della serata il presidente del Mosi, Cesare Pietrella, ha raccontato il suo piccolo miracolo imprenditoriale e della cura con cui ha stabilito un rapporto di grande fiducia con i coltivatori. .
La degustazione è stata accompagnata dai vini della cantina La Tognazza, presentati con divertimento e accortezza da Gianmarco Tognazzi, il quale ha raccontato divertenti aneddoti che legano alcune mitiche battute di papà Ugo in Amici Miei e, appunto, i nomi dei vini presentati nella serata. La Tognazza, per dirla con Gianmarco. (Continua dopo la foto)

A due passi dal Pantheon, Piazza delle Coppelle è una delle piazze più caratteristiche di Roma, anche per via della sua insolita pianta a U. Piazza delle Coppelle si trova nel rione di Sant’Eustachio e deve il suo nome alla sua anima commerciale: qui infatti si ritrovavano coloro che vendevano le coppelle, cioè i piccoli recipienti di legno contenenti fino a cinque litri di vino, di aceto o di acqua.
Di quell’anima commerciale antica, imperiale, si sente l’eco fino ai giorni nostri e non è un caso che attorno a questa piazza, viva e animata fino a tardi, abbondino locali, negozi e il mercato. Il ristorante Maxelâ è sicuramente punto di ritrovo più gettonato (come dimostra il capannello di telecamere durante la settimana…), crocevia di parlamentari, ministri, uomini d’affari, ma anche turisti e romani affezionati al menu tipicamente mediterraneo e alla grande scelta di carni, specie per chi ama tartare e carpacci: stagionalità ed alta qualità delle materie prime sono la cifra identitaria delle proposte culinarie. (Continua dopo la foto)


All’insegna della tradizione, mercoledì scorso il Maxelâ ha aperto le porte a “Gusto Italico”, una serata dedicata all’Ambassador Italico Storico Riserva. Si tratta dell’ultimo pezzo pregiato prodotto dal Moderno Opificio del Sigaro Italiano, un manufatto che osserva fedelmente le caratteristiche del sigaro delle origini e che ad oggi ha segnato la storia del sigaro italiano. Nel corso della serata/evento una sigaraia ha arrotolato dal vivo le foglie per dimostrare l’arte sapiente di lavorazione di un prodotto della terra. Nel corso della serata il presidente del Mosi, Cesare Pietrella, ha raccontato il suo piccolo miracolo imprenditoriale e della cura con cui ha stabilito un rapporto di grande fiducia con i coltivatori. .
La degustazione è stata accompagnata dai vini della cantina La Tognazza, presentati con divertimento e accortezza da Gianmarco Tognazzi, il quale ha raccontato divertenti aneddoti che legano alcune mitiche battute di papà Ugo in Amici Miei e, appunto, i nomi dei vini presentati nella serata. La Tognazza, per dirla con Gianmarco,