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Il piano-vaccini non funziona: i Paesi membri iniziano a voltare le spalle all’Ue

Pubblicato il 03/03/2021 12:29

Che il piano Ue per la campagna di vaccinazione facesse acqua da tutte le parte, era ormai cosa tristemente nota. Gli ultimi giorni hanno però messo in luce l’insofferenza dei singoli Stati, pronti ad abbandonare di corsa quella nave costruita tutti insieme soltanto qualche mese prima. Gli stessi Paesi che hanno voluto l’accordo oggi si muovono in autonomia, guardando chi alla Russia, chi alla Cina, chi a Israele. Nella speranza di fare incetta di dosi in tempi brevi, e proseguire così verso quella somministrazione che, in realtà, al momento non offre nemmeno troppe garanzie sotto il profilo sanitario.

Il piano-vaccini non funziona: i Paesi membri iniziano a voltare le spalle all'Ue

A tuonare più forte, in queste ore, è stato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, che di fronte ai troppi ritardi accumulati ha deciso di dire “basta” e volare in Israele per incontrare Netanyau e stringere una partnership che coinvolgerà anche la Danimarca. Un annuncio arrivato come uno schiaffo in faccia a Ursula von der Leyen, impegnata a predicare goffamente calma e cercare di tacitare gli animi dei leader europei, visibilmente insofferenti. Vero che dietro simili mosse ci sono, ovviamente, anche ragioni geopolitiche (il 23 marzo in Israele si terranno le elezioni legislative). Ma il fallimento Ue è ormai certificato.

Il piano-vaccini non funziona: i Paesi membri iniziano a voltare le spalle all'Ue

Gli unici a marciare al momento a ritmo spedito verso un ritorno a una “normalità” quanto più possibile, sono i cittadini del Regno Unito. Che hanno avuto la possibilità di muoversi subito e in autonomia, alla faccia di chi ancora guarda alla Brexit come a un errore. Il resto dei Paesi Ue, invece, annaspa. L’Unione ha stretto accordi estremamente onerosi con i colossi di Big Pharma, a tutto vantaggio di questi ultimi: soldi a palate e penali pressoché impossibili da far valere anche a fronti di ritardi. Il risultato finale era piuttosto scontato: al momento sono state consegnate soltanto 43,4 milioni di dosi di vaccino, a fronte di un ordine di 200 milioni con opzione per altri 200.

Il piano-vaccini non funziona: i Paesi membri iniziano a voltare le spalle all'Ue

I leader dei vari Paesi puntano il dito, oltre che contro i contratti così palesemente svantaggiosi, anche contro l’Agenzia del farmaco, “troppo lenta” nell’approvazione di vaccini per l’Europa. Bruxelles parla da giorni dell’approvazione di una procedura di emergenza, che renda le operazioni più celeri. All’atto pratico, però, al momento non si è ancora mosso niente.