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“È in gravi condizioni.” Ecco cosa hanno fatto ieri in carcere al poliziotto assassino di George Floyd

Pubblicato il 25/11/2023 11:26

Derek Chauvin era il poliziotto riconosciuto responsabile dell’omicidio di George Floyd che aveva dato il via ad uno dei più importanti movimenti di protesta degli ultimi anni contro la discriminazione degli afroamericani: “Black Lives Matter”. Tre anni fa a Minneapolis Chauvin era intervenuto insieme ad altri tre colleghi per l’appunto Floyd, un afroamericano accusato di aver tentato di spacciare una banconota falsa da venti dollari. Floyd, immobilizzato a terra con una spietata presa da wrestling, il collo pressato dal ginocchio dal malvagio agente Chauvin aveva più volte supplicato il suo carnefice chiedendo di poter respirare, ma senza alcun risultato. Finché, per una crisi respiratoria, era deceduto. Di fatto ammazzato dall’agente e dai suoi complici.

Chauvin è stato sottoposto a lungo a misure di controllo molto rigide, per evitare che potesse essere aggredito da detenuti afroamericani in cerca di vendetta. Evidentemente tali misure non sono state sufficienti e così proprio ieri durante il pranzo alla mensa del carcere un’altra detenuto la ha aggredito e accoltellato: “La direzione della prigione non è entrata nei dettagli dell’episodio ma ha dichiarato di aver neutralizzato subito l’aggressore e di aver soccorso l’ex poliziotto, ma le cui condizioni vengono giudicate “gravi”.