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“Contributi e indennizzi a fondo perduto”. Le richieste di Confcommercio per la ripartenza

Pubblicato il 16/04/2020 19:39

Un crollo così netto dei consumi non si era mai visto. Secondo gli studi di Confcommercio il bilancio di guerra che si presenta non ha paragoni nella storia dell’Italia reppubblicana. Per il primo tremestre del 2020, la contrazione stimata del Pil è del 3,5%. Andrà poi a peggiorare di un ulteriore 13% per il solo mese di aprile. 
Il turismo è tra i settori maggiormente colpiti. Si accusa un 95% in meno di viaggiatori provenienti dall’estero. Il settore automobilistico conta un – 82% di immatricolazioni di auto a privati. Le vendite di abbigliamento e calzature sono totalmente azzerate. Soltanto chi è presente sulle piattaforme di e-commerce è riuscito a vendere qualcosa. Mario Resca, presidente Confimprese prevede anche per il prossimo trimestre una una perdita dei fatturati del 100%.

Marina Lalli, vicepresidente Federturismo spiega: “La situazione è tragica perchè siamo totalmente azzerati, fermi e non ci sono previsioni per il futuro. In più interventi inopportuni peggiorano la situazione.” Come riporta “il sole 24 ore”, il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, invitava i tedeschi a non prenotare le vacanze estive. Una buona notizia la fornisce l’Osservatorio Swg-Area Studi Legacoop: l’82% degli italiani vuole acquistare solo prodotti made in Italy per sostenere le imprese nazionali. Ma è logico che solo questo non può salvarci.

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, chiede al governo un’iniezione immediata di liquidità “con indennizzi e contributi a fondo perduto” che vadano a intergrare le garanzie dello Stato. “Senza lo strumento dei fondi perduti si corre il rischio che l’eccezionale liquidità non sarà realmente richiesta, almeno dai soggetti più deboli. Il Paese si sta impoverendo come non mai negli ultimi 70 anni. E’ fondamentale che il governo aiuti adesso il commercio ascoltando il retail e gli imprendiori.