Consistenza, rapidità e poche chiacchiere. Molti imprenditori del Cantone italiano testimoniano l’efficienza del governo federale con poche parole: “Ho chiamato in banca e lo stesso giorno avevo la liquidità sul conto. Così sono riuscito a salvare gli stipendi.” Sono ben 62 i miliardi di franchi stanziati dalla confederazione svizzera per sostenere l’economia. Cifra che corrisponde a circa il 9% del Pil. Il 21 di marzo era stato annunciato un piano di interventi pari a 42 miliardi di franchi, di cui 20 per finanziamenti alle piccole e medie imprese, che ora aumenta a 40 proprio perchè sono numerose le richieste. Quelli che restano dei 62, ocorrono per facilitare l’erogazione delle indennità di disoccupazione, sostenere i redditi dei lavoratori indipendenti e compensare le cancellazioni di eventi culturali e sportivi.

Più che la somma, l’aspetto che spicca è sicuramente il meccanismo su cui il sistema per aiutare le PMI si poggia. Nessun percorso tortuoso che richiede agli imprenditori di addentrarsi in una selva oscura e di smarrirsi dentro. Nessuna trappola burocratica a mettere i bastoni tra le ruote e a rendere le cose ancora più complesse. Nessuna perdita di tempo. Perchè è emergenza e lo stato di emergenza richiede tempestività ed efficienza. La liquidità alle piccole e medie imprese è garantita entro le 48 ore: “Li abbiamo chiesti venerdì pomeriggio e lunedì mattina avevamo i soldi.” Come funziona esattamente? Le imprese colpite dagli effetti economici del coronavirus, chiedono con un modulo finanziamenti alla banca sino a 500 mila franchi, che vengono garantiti al 100% dalla Confederazione con tsso di interesse zero. Se il credito richiesto è superiore a 500 mila la garanzia della COnfederazione si riduce all’85% e il tasso è dello 0,5%. La banca VERIFICA VELOCEMENTE la situazione e inietta liquidità. Alle aziende servono soldi veri e non promesse e burocrazia.

Può sembrare sbalorditiva la semplicità del processo, ma non dovrebbe. Così dovrebbe funzionare, molto semplicemente e soprattutto molto rapidamente. Tutti devono essere assolutamente consapevoli che alla ripartenza il mercato sarà molto più spietato e chi non avrà le spalle abbastanza forti sarà spazzato via dai suoi competitors internazionali. Del resto cosa ci si può aspettare, se la maggior parte di coloro i quali stanno stabilendo “le regole” non hanno idea di cosa nel pratico sia l’economia reale, di cosa voglia dire portare avanti un’imprese, di quali siano le necessità urgenti.