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Morta a 48 anni la dottoressa anti-Covid. Il mondo della medicina in lutto

Pubblicato il 29/11/2023 09:35 - Aggiornato il 29/11/2023 09:36

La notte scorsa ha portato lutto all’Ulss 3 con la perdita, a 48 anni, della dottoressa Erika Morelli, capo dell’équipe veneziana di Malattie infettive. Originaria dell’Abruzzo, aveva completato la sua specializzazione a Padova. La dottoressa Morelli, considerata un baluardo contro la pandemia, è scomparsa nella città in cui era cresciuta, cercando di combattere una malattia aggressiva. La comunità di Cepagatti (Pescara), il suo paese natale, si è unita nel sostegno alla famiglia di questa donna che ha scelto di indossare il camice bianco per passione, distinguendosi per la sua dedizione al lavoro e la sua attenzione ai dettagli. (Continua dopo la foto)

Sandro Panese, collega e primario, l’ha descritta come un punto di riferimento per l’ospedale civile, elogiando la sua professionalità e passione. Durante la pandemia, la dottoressa Morelli è stata un faro per Venezia, lasciando un vuoto profondo con la sua scomparsa. Simone Venturini ha sottolineato la sua incolmabile assenza nell’équipe di Malattie infettive e in tutto l’ospedale veneziano, ricordandola come un medico che ha coniugato professionalità, passione e umanità, diventando un pilastro della sanità locale. Fabio Graceffa, direttore del “Santi Giovanni e Paolo”, la ha definita un medico esemplare, un’amica che sarà molto mancata a tutti.