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Salute alimentare, grazie all’Ue d’ora in poi sarà più facile essere avvelenati

Pubblicato il 17/03/2021 13:49

Un rivoluzione silenziosa quanto pericolosa, quella che ha a oggetto la disciplina penale della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande, per la quale l’Ue ha voluto un’improvvisa virata verso la depenalizzazione. Nel bel mezzo della crisi sanitaria, con le attenzioni dei cittadini rivolte al Covid-19, ecco così arrivare il via libera a una normativa meno stringente in termine di sanzioni, con il rischio di trovarci in un futuro non lontano a dover ringraziare Bruxelles per i nostri avvelenamenti.

Salute alimentare, grazie all'Ue d'ora in poi sarà più facile essere avvelenati

Nel dettaglio l’impiego, la vendita e la somministrazione di sostanze alimentari contaminate (come per esempio additivi vietati per legge o addirittura prodotti cancerogeni), in stato di degrado o comunque non conformi alle normative non saranno più veri e propri reati. Saranno classificabili, semmai, come semplici illeciti amministrativi, la maggior parte dei quali punibili solo ed esclusivamente con una multa.

Un vero e proprio disastro figlio dell’ingresso a vigore, a partire dal prossimo 26 marzo, della legge di adeguamento al Regolamento Ue. E che solleva non pochi interrogativi sul fronte italiano: possibile che il nostro governo accetti un simile orientamento comunitario proprio mentre si discute alla Camera di un rafforzamento della tutela penale in materia agroalimentare? La risposta sembra scontata ma evidentemente, a giudicare dal silenzio con cui i nostri politici hanno accolto la notizia, non lo è.

Il rischio concreto è che tante belle parole pronunciate in questi anni, come il potenziamento di fattispecie contro la salute pubblica, l’industria o il commercio, e addirittura l’inserimento di nuove ipotesi delittuose a tutela dei consumatori restino tali, senza mai finire tradotte in fatti. Per assecondare le volontà di un’Ue che, di fatto, inizia ad allentare i controlli, lasciando che i cittadini corrano molti più rischi quando si siedono a tavola.

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