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Farmaci, Italia quarta al mondo per prezzi più alti. Il Potere delle Lobby lo pagano i cittadini

Pubblicato il 09/12/2019 09:58

C’è un’altra importantissima battaglia da fare, e riguarda i farmaci. Sì perché da uno studio realizzato da Medbelle, fornitore di servizi sanitari digitali britannico che ha confrontato il prezzo di 13 farmaci riferiti ad altrettante patologie, è emerso che l’Italia è quarta al mondo per i prezzi più alti dei farmaci. Ergo, il potere delle lobby lo pagano i cittadini. Noi lo sappiamo bene, perché siamo consapevoli di quanto costino. Ma leggerlo nero su bianco fa una grande differenza, e deve spingerci a combattere politicamente per invertire la rotta. Della classifica del Medicine Price Index 2019, che mappa le differenze nei costi dei medicinali in tutto il globo, ha parlato oggi un articolo di Adnkronos, in cui si legge che “il primato per i prezzi più cari spetta agli Stati Uniti, dove i medicinali costano oltre il 306% in più rispetto al prezzo medio di 50 Paesi del mondo, seguiti da Germania (+125%), Emirati Arabi Uniti (+122) e Italia, dove il costo è poco più del 90% più alto”.

Il risultato è un indice comparativo tra 50 Paesi che rivela le differenze di costo di alcuni dei medicinali più utilizzati, dagli anticolesterolo agli antibiotici, dai prodotti per l’artrite e l’asma agli immunosoppressori. Sono stati inclusi i prezzi medi sia del composto di marca sia delle versioni generiche, per avere un profilo completo di ciascun farmaco. Infine, Medbelle ha uniformato il dosaggio per rendere comparabile il prezzo. “Una volta raccolti tutti questi dati – scrive Adnkronos – è stato calcolato il prezzo medio per ciascun composto in tutto il mondo, nonché la misura in cui il prezzo effettivo per dose in ciascun Paese si discostava dal costo globale medio”.

Il farmaco con la maggiore deviazione di prezzo dalla media globale è il medicinale per la pressione Lisinopril (Zestril*), che negli Usa costa il 2682.56% in più rispetto al prezzo medio globale. “Ci sono stati diversi studi sul costo dei farmaci, ma mai su una scala così ampia e comparativa come questa. Per esempio, il fatto che ci sia una differenza del 2772,92% nel prezzo dell’antipertensivo Zestril tra Indonesia e Stati Uniti è sorprendente”, rileva Kolb, cofondatore e amministratore delegato di Medbelle.

“In generale, a causa dei diversi livelli di tassazione, costi di trasporto, potere d’acquisto, livelli di reddito e brevetti, sono prevedibili alcune differenze di prezzo” da un Paese all’altro. “Tuttavia, la disparità svelata da questo studio è estrema. Ci auguriamo che questo indice possa essere utilizzato per approfondire la discussione sul gap tra i Paesi in termini di accessibilità e rapporto costo-beneficio dell’assistenza sanitaria”, conclude. Le lobby del farmaco sono molto potenti, ed è causa loro che i prezzi nel nostro Paese siano così elevati. Ed è loro che si dovrebbe combattere.

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