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Virologi, rissa continua. Burioni attacca il protocollo per le cure domiciliari del Piemonte

Pubblicato il 12/03/2021 14:07

Chi la vuole cotta, chi cruda. Chi dice che sia bianca, chi nera! Peccato che di mezzo ci vadano a finire i comuni mortali, che, bombardati da continue informazioni da parte di persone che ricoprono certe posizioni, non sanno più che pesci prendere e che cosa aspettarsi. 

Roberto Burioni, virologo diventato noto dall’inizio della pandemia per la sua inarrestabile partecipazione a programmi televisivi, sferra l’ennesimo attacco sul suo canale social: “Piemontesi, sappiate che studi sterminati hanno stabilito non solo che per Covid 19 l’idrossiclorichina è inutile, ma che è anche pericolosa. Se qualche ‘medico’ ve la prescrive, buttatela nel cesso e cambiate medico velocemente”.

In questo suo intervento, dai toni poco professionali e molto discutibili, il virologo attacca il protocollo per le cure domiciliari di pazienti Covid della regione Piemonte. Protocollo che è stato aggiornato con l’inserimento dell’idrossiclorochina, sostanza appunto che viene definita da lui come “pericolosa”.

“Una sentenza del Consiglio di Stato ha consentito la prescrizione della idrossiclorichina sotto precisa responsabilità e dietro stretto controllo del medico”, si legge tra le righe della Stampa.

Al di là del fatto che il farmaco in questione è stato messo in discussione sia dall’Aifa che dall’Oms e che l’Ordine dei Medici di Torino ha dato parere negativo al suo impiego, è doveroso comunque sottolineare come la musica non sia ancora cambiata!

E menomale che il presidente del Consiglio si era insediato facendo sua la battaglia al protagonismo. Ma come? Draghi non diceva che doveva essere adottata una linea dura e avvertiva i virologi di parlare di meno?

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